27 giugno 2009

Nuove sezioni nel BLOG

Carissimi,
ho aggiunto due sezioni nel BLOG per renderlo più accessibile e usufruibile da tutti.
  1. La sezione "GUIDE UTILI" la trovate sulla barra laterale e spiega come fare per postare nel BLOG. Questo è valido per tutti gli iscritti al BLOG stesso. I non iscritti non possono postare ma solo commentare.
  2. L'altra sezione riguarda le iscrizioni al BLOG via RSS. Da oggi sarà possibile abbonarsi sia per ricevere sul proprio lettore RSS i nuovi POST sia tutti i commenti agli articoli.
A breve pubblicherò una guida su come fare per abbonarsi (anche se il procedimento è, per chi ha un account Google, completamente automatico utilizzando Google Readers) e soprattutto per chi ha apparati mobili come iPhone, Nokia, Blackberry come poter avere tutte le news in tempo reale.
Per qualsiasi problema scrivete pure.
Ciao a tutti

25 giugno 2009

Mozione conclusiva Consiglio Nazionale FIMMG CA..


ACN 2006-2007

Pubblico come richiesto da Consiglio Nazionale di Settore il power point delle informazioni relative all'ACN biennio economico 2006-2007. Nel power point si potranno trovare le seguenti informazioni:
  • Procedure e tempi dal 27 maggio 2009 data della firma che porteranno alla ratifica da parte della Conferenza Stato Regioni dell'ACN biennio economico 2006-2007;
  • Raccolta degli articoli modificati nel normativo di interesse per la Continuità Assistenziale;
  • Definizione del percorso economico dell'ACN biennio economico 2006-2007;
  • Tabelle arretrati aggiornate con stima arretrati 2009 e conseguenti a norma transitoria 12.
Silvestro Scotti

Gli ACN non finiscono mai!!

Parafrasando la commedia di Eduardo De Filippo "gli esami non finiscono mai", si arriva alla situazione che oggi stiamo vivendo con gli ACN per la Medicina Generale. Nemmeno conclusa la negoziazione per il rinnovo del biennio economico 2006-2007, si parte per la trattativa del biennio successivo 2008-2009, corredata da un rinnovo del normativo più sostanziale. E' infatti convocata già una Segreteria Nazionale della FIMMG per la partenza di tale negoziato come oltretutto previsto da una delle dichiarazioni congiunte definite nel rinnovo 2006-2007. Come Esecutivo Nazionale di Settore Continuità Assistenziale e come definito nel Consiglio Nazionale di oggi 25 giugno 2009 pubblico il power point con alcune riflessioni che si sono sottoposte alla discussione sullo sviluppo normativo del prossimo ACN. L'idea e quella di aprire un dibattito franco e propositivo grazie allo strumento del Blog e a tutti i suoi partecipanti sui punti salienti nel documento affermati e anche su punti che potrebbero essere sfuggiti a quella che è e rimane una prima analisi della problematica. Concludo ritornando al titolo di questo post con la convinzione che la partecipazione ad un "esame" collettivo ovvero di gruppo forse renderà più finita qualunque decisione.

Silvestro Scotti

24 giugno 2009

Contrari alla riduzione delle guardie mediche

Supportando la posizione dell'amministrazione comunale, il capogruppo consiliare dell'Udc, Gennaro Di Cello, interviene nel dibattito sulla paventata soppressione della guardia medica. «Esprimo parere assolutamente negativo sulla proposta di riduzione dei servizi di continuità assistenziale (ex guardie mediche) - così esordisce il consigliere-.
Considerato che l'Asp di Catanzaro ha predisposto un piano di rideterminazione degli ambiti territoriali di continuità assistenziale, che di fatto riduce le prestazioni di guardia medica, ritengo - prosegue - di dovere esprimere il mio netto dissenso sul piano, associandolo anche nelle motivazioni a quello già espresso dalle organizzazioni sindacali di categoria. Emergono, secondo me, due gravi considerazioni: la prima è che il piano riguarda i bisogni dei cittadini, con un'erronea interpretazione dell'articolo 64 sui medici di Medicina generale circa il rapporto ottimale tra medici e abitanti residenti; la seconda considerazione, di natura più propriamente sindacale, è attinente all'ipotesi di perdita di posti di lavoro».

Fonte: lameziaweb.biz (leggi l'articolo)

22 giugno 2009

Guardie Mediche, sindaci a colloquio con Loiero

Reggio Calabria. Scongiurata, almeno per ora, la chiusura di altri 6 presidi di continuità assistenziale (vale a dire l’ex guardia medica), i rappresentanti dei sindaci delle ASP 5 di Reggio e ASL 9 di Locri, saranno ricevuti martedì prossimo dal presidente della Giunta regionale della Calabria, Agazio Loiero. Un incontro che fa seguito alla richiesta ufficiale inoltrata allo stesso governatore dai presidenti delle conferenze dei sindaci delle due aziende, il sindaco di Laureana, Domenico Ceravolo e quello di Siderno, Alessandro Figliomeni .

I due primi cittadini, oltre a denunciare ribadiscono, ancora una volta, come quella di sopprimere altre 6 postazioni di guardia medica, dopo la chiusura di 5 nella Piana, sia una decisione che poco inciderebbe sui reali risparmi da parte delle due aziende sanitarie reggine. Anche perché, ricordano i due primi cittadini, le spese di mantenimento delle strutture sono sempre state a carico dei Comuni, mentre per i medici è prevista una mobilità verso altri servizi e, comunque – per dirla tutta – dovranno essere sempre “stipendiati”. Uno dei motivi, dunque, per dubitare dell’effettiva efficacia di un provvedimento che creerebbe ulteriori disagi alla popolazione e che ha già messo sul piede di guerra intere comunità del reggino. Un aspetto, anche questo, che il presidente Loiero non potrà sottovalutare.

20 giugno 2009

Chiusura Guardie Mediche: documento congiunto sindaci provincia reggina e Locride

Di seguito il documento congiunto inviato dai Presidenti delle Conferenze dei Sindaci ASP 5 Reggio Calabria ed ASL 9 di Locri, Rocco Domenico Ceravolo e Alessandro Figliomeni, al Presidente della Giunta Regionale, Agazio Loiero,

in merito alle decisioni delle Aziende di chiudere diverse postazioni di guardia medica. Secondo quanto si apprende, il Governatore incontrerà i rappresentanti dei Comuni martedì prossimo alle ore 16 a Catanzaro.

Al Signor Presidente della Giunta Regionale

AL Signor Presidente del Consiglio Regionale

Le Conferenze dei Sindaci dell’ASP 5 di Reggio Calabria e dell’ASL n. 9 di Locri

(dunque TUTTI I SINDACI DELLA PROVINCIA )

E s p o n g o n o

La Commissione Straordinaria dell’Asp 5 di Reggio Calabria e la Direzione Generale dell’ASL 9 di Locri hanno comunicato la decisione di procedere alla soppressione di decine di GUARDIE MEDICHE sull’intero territorio provinciale, perseverando, così, nel tentativo di realizzare gli unici obiettivi possibili:

1) il totale smantellamento di quel minimo di risposta sanitaria esistente sul territorio (Il servizio di Continuità Assistenziale costituisce un settore fondamentale per garantire i livelli essenziali di assistenza in particolare nell'ambito delle attività sanitarie erogate a livello distrettuale - cfr. vari accordi collettivi - )

2) la mortificazione di decine di medici che rischiano di passare dal precariato alla disoccupazione.

In particolare:

I

La Commissione straordinaria dell’ASP 5 di Reggio Calabria, dopo avere soppresso nel 2008 ben 5 GUARDIE MEDICHE sul territorio della ex ASL 10, ha deliberato la soppressione di altre 6 . (5 sempre nel territorio pianeggiano ed una nel territorio della ex ASL 11). Non solo, ha preannunciato, l’ulteriore soppressione di altre 10 postazioni

II

La Direzione Generale dell’ASL 9 di Locri, ha proposto alla Conferenza dei Sindaci la soppressione BEN 29 GUARDIE MEDICHE SU 39 esistenti sul territorio.

I Sindaci dell’intera Provincia hanno denunciato la gravità delle decisioni rilevando che:

Ø offendono la dignità di popolazioni già prive di servizi essenziali, composte per la stragrande maggioranza da anziani cui bisogna garantire risposte serie, efficaci e concrete;

Ø non tengono conto del sistema viario e ,dunque, dei tempi di percorrenza (sia dei medici verso gli utenti che di questi verso le postazioni) necessari per raggiungere postazioni di guardie mediche situate in Comuni spesso distanti numerosi chilometri;

Ø non realizzano alcun serio risparmio per un duplice ordine di motivi: a) le spese di mantenimento delle strutture sono state sempre a carico dei Comuni; b) i medici che saranno “recuperati” e destinati ad altri servizi,comunque dovranno essere stipendiati;

Ø creano disoccupazione, poiché i medici “precari”, già sfruttati e mortificati per le condizioni in cui sono costretti ad operare , verranno licenziati (ed il licenziamento, quale strumento di tagli alla spesa, non solo appare banalmente scontato e superficiale ma denota carenze di capacità manageriali.

Né vale, a sostenere l’ineluttabilità delle decisioni, l’alibi della applicazione di un accordo Regionale tra Sindacati e Regione,perche non è scritto da nessuna parte l’obbligo di procedervi né sanzioni particolari in ipotesi di contraria.

Appare solo un mero ricorso, si ripete, al più banale del “taglio di spesa” quello del licenziamento.. Una aggressione all’anello più debole del servizio sanitario ed alle persone più indifese (gli anziani ed i residenti in zone impervie).

Infine, non vi e dubbio che il ruolo della Conferenza dei Sindaci, che per disposizione legislativa “definisce, nell'ambito della programmazione regionale, le linee di indirizzo per l'impostazione programmatica dell'attività delle aziende sanitari”, viene mortificata, unitamente alle popolazioni che esse rappresentano, sull’altare di una politica aziendale sino adesso priva di risultati significativi.

Per quanto sopra esposto,

SI CHIEDE

Al Signor Presidente della Giunta Regionale

AL Signor Presidente del Consiglio Regionale

Un incontro immediato al fine di individuare percorsi e soluzioni politiche che consentano di frenare lo scempio dei servizi sanitari posto in atti in provincia di Reggio Calabria.

I Presidente delle Conferenze dei Sindaci

ASP 5 Reggio Calabria ed ASL 9 di Locri

Rocco Domenico Ceravolo

Alessandro Figliomeni

Convocato il Consiglio Nazionale di Settore

Convocato del Consiglio Nazionale di Settore che si terrà il 25.06.09 ore 10,00 presso la sede Nazionale FIMMG di Roma.

Il Presidente di Settore
Dr. Rosario Cattano

Convocazione


Il delegato Presidente Nazionale di Settore Dott. Rosario Cattano
Roma, 25.05.2009 Prot. 05/PNSCA/09

Al Segretario Nazionale di Settore
Ai Componenti dell’Esecutivo Nazionale di Settore
Al Proboviro Nazionale Generale di nomina di Settore
Al Coordinatore Nazionale del Comparto Formazione
Al Cooptato per Assicurazione e Previdenza di Settore
Ai Segretari Regionali di Settore
Ai Segretari Provinciali di Settore
E p.c. Al Presidente del Sindacato
Al Segretario Generale Nazionale

OGGETTO: convocazione “Consiglio Nazionale di Settore” del 25 Giugno 2009

Il giorno 25 giugno 2009, è convocato alle ore 9,00 in prima convocazione e alle ore 10,00 in seconda convocazione presso la sede Nazionale FIMMG in Piazza Marconi n°25 – Roma, il Consiglio Nazionale di Settore con in seguente Odg:
  1. Nuovo ACN, risvolti Regionali, Provinciale e Aziendali;
  2. Aggiornamenti sull’attuale situazione Politico-Sindacale;
  3. Posta Certificata;
  4. Varie ed eventuali.
Si invia al Segretario Organizzativo Nazionale di Settore, Dott.ssa Mariagrazia Terenzio, per la relativa competenza di diffusione del presente invito.

Il Presidente Nazionale di Settore
Dott. Rosario Cattano




18 giugno 2009

Svolta nella prescrizione degli oppiacei

Medici di famiglia entusiasti per la 'svolta' sulla prescrizione dei farmaci contro il dolore, sancita dall'ordinanza firmata ieri dal viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, che permetterà, di prescrivere più facilmente tali farmaci, con una ricetta semplice

A promuovere il provvedimento i rappresentanti delle maggiori associazioni di categoria, ieri al convegno "Cura del dolore: un segno di civiltà", in corso a Roma, dove il viceministro Ferruccio Fazio ha voluto annunciare il provvedimento 'ponte' che regolerà la materia in attesa di una legge ad hoc. "Questo provvedimento - spiega Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg) - permette la libera prescrizione di farmaci prima limitata dalle difficoltà burocratiche. Oggi tutti i farmaci, oppiodi e simil-oppioidi e non solo l'ossicodone come accadeva prima, sono pro-tempore prescrivibili sulla ricetta individuale del medico: bianca per i medicinali non rimborsabili, rossa per quelli a carico del Ssn. E successivamente saranno prescrivibili sul solo ricettario rosso. Saranno quindi tracciabili, perché la ricetta rossa ha un numero di codice, uno del paziente, del medico e della Asl".

La 'svolta' piace anche a Giacomo Milillo, segretario della Federazione italiana dei medici medicina generale (Fimmg). "Questa è una battaglia che la categoria medica sta facendo da tempo - dice il leader sindacale - abbiamo sempre sostenuto che la burocrazia era un ostacolo all'evoluzione della cultura contro il dolore. E' un giorno importante anche se non dobbiamo abbassare la guardia: sappiamo che bisogna continuare a lavorare perché ci sono tante paure e tanti ostacoli, sia nella medicina generale che in quella ospedaliera. Problemi che devono essere comunque superati. Abbiamo le condizioni, però, per poterlo fare".

Entusiasti della novità anche i medici dello Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani). "E' fondamentale - dice il presidente Mauro Martini - che i medici possano prescrivere più facilmente cure per le quali siamo tra gli ultimi in Europa. A limitare le prescrizione degli oppiacei c'era, per esempio, il fatto che l'ospedaliero non sapeva se il medico di famiglia aveva a disposizione il ricettario, e spesso non sapeva prescriverlo. C'era, inoltre, una limitazione nella continuità assistenziale, e i medici del settore in molti casi non avevano il ricettario. Ora possiamo fare un passo avanti".

17 giugno 2009

Smi "firma critica" sulla Convenzione

Arriva anche la firma dello Smi sulla nuova Convenzione della medicina generale. Il consiglio nazionale del Sindacato medici italiani, dopo un lungo dibattito, ha deciso di apporre una "firma critica" sull'accordo ma il sindacato annuncia battaglia a livello regionale

A riferirlo è il segretario nazionale del sindacato, Salvo Calì, che precisa: "Abbiamo firmato perché è necessario partecipare alla trattative regionali e perché è importante monitorare cosa si farà effettivamente sul territorio".

Calì ribadisce le ragioni della ferma opposizione a questo accordo e indica la futura linea sindacale per arginare le conseguenze negative della nuova convenzione. "Sul territorio, in tutta Italia, in assemblee e nei futuri tavoli regionali e aziendali, lo Smi continuerà l"operazione verità', una campagna di informazione per difendere i medici di medicina generale (di famiglia, del 118, dei servizi, di continuità assistenziale) da una convenzione povera e pasticciata, punitiva e piena di carichi burocratici".

Per il numero uno dello Smi, la "svolta epocale nelle cure primarie, come viene presentata da alcuni sindacalisti sui media, si rivelerà un bluff, un'illusione". Il motivo è la mancanza di capitali. "Non ci sono risorse - spiega Calì - e quindi difficilmente vedremo miracoli, sia dal punto di vista della riorganizzazione dei servizi che da quello dell'innovazione tecnologica.

Con grande delusione dei cittadini che si aspettano l'h24, e con grave danno per i medici che vedono il loro lavoro crescere in modo esponenziale e la busta paga ridursi al minimo (non il 4,80% dichiarato, ma meno del 3% è l'incremento reale)".

14 giugno 2009

Update: Sondaggio: Privatizzare il BLOG?

Risultati Sondaggio Privatizziamo il BLOG ai soli membri?

Votanti 19
  • 18 no
  • 1 si
Pertanto il BLOG rimane pubblico. I membri possono postare e tutti possono commentare.



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Cari Amici,
sul lato sinistro dell'home page trovate un sondaggio.
Si chiede all'assemblea di esprimersi circa la privatizzazione o meno del BLOG ai soli componenti.

Ci sono ancora 5 giorni per votare. I risultati saranno pubblicati con un post. Democraticamente solo allora si deciderà se privatizzare o lasciare pubblica la lettura dei post e dei commenti.
A presto.

Riduzione Guardie mediche, "decisione grave anche in termini occupazionali"

''Il Piano dell'Azienda Sanitaria Provinciale tendente a ridurre il numero delle guardie mediche da 60 a 27 postazioni, non solo è inopportuno dal punto di vista assistenziale, ma produrrà effetti negativi anche in termini occupazionali. Ecco perché l'Ugl sanità contesta tale decisione e invita il direttore generale a riconsiderare eventuali decisioni già adottate'.
E' quanto sostiene Vincenzo Ursini, segretario provinciale del Comparto, che, senza mezzi termini, interviene sull'argomento, dopo le contestazioni, già ufficializzate all'Asp, della Fimmg, della Cgil-Fp e dello Smani.

Fonte: CatanzaroInforma.it (leggi l'articolo)

12 giugno 2009

Libertà di postare e commentare nel BLOG

Questo BLOG è gestito dal sottoscritto unico amministratore e quindi unico abilitato a cancellare e/o modificare i post ed i relativi commenti.
Essendo io un democratico, tollerante, pacifista ed anche un po' anarchico non permetterei a nessuno di suggerirmi questa cancellazione o quella modifica alla libera espressione di pensiero di un membro iscritto.

I membri di questo BLOG sono i componenti del Consiglio Nazionale che in febbraio si incontrarono a Roma ed espressero il "bisogno" di informazione e confronto.

Mai nessuno ha fatto pressioni affinchè fosse censurato o modificato il pensiero di chicchessia.
I membri del BLOG possono postare; tutti (compresi gli utenti anonimi) possono commentare senza moderazione alcuna.

La moderazione da parte dell'amministratore si attiverà solamente qualora i toni fossero offensivi della morale comune.


Reggio, Ferraro (Fials): "siamo al funerale della sanità"

Siamo quasi al funerale dalla Sanità Pubblica. Ormai non si contano più le Guardie Mediche sacrificate sull’altare di un presunto risparmio che non esiste. Come si fa a non capire che se chiudi una Guardia Medica allocata in locali pagati dal Comune, i Medici che perdono il posto comunque li dovrai spostare e pagare ugualmente?

E quindi non fai nessun risparmio anzi con la chiusura privi importanti pezzi del territorio reggino e della Provincia dell’unico presidio Sanitario che fa da filtro a ricoveri ospedalieri impropri e prestazioni da Pronto Soccorso che comunque anch’essi vengono chiusi.

Come Sindacato FIALS stiamo lottando da tempo, in perfetta solitudine contro la identificazione sanitaria della Piana di Gioia Tauro, attuata scientificamente non si sa in luce a quali criteri e quali volontà. Ma c’è di più. A seguito delle ultime chiusure, la Commissione Straordinaria intende riassegnare tutti i 190 medici della Continuità Assistenziale nelle postazioni rimaste creando potenzialmente un nodo biblico da Reggio verso i confini dell’ASP 5 (da Rosarno a Palmi) quando i medici perdenti posto nella Piana potrebbero essere tranquillamente trasferiti su Reggio e non viceversa. Peraltro la chiusura dei Pronto Soccorsi di Oppido, Palmi e Taurianova associata alla chiusura delle Guardie Mediche arrecherà danni gravissimi al territorio pianigiano che alla sofferenza per un atavico isolamento in altri settori oggi aggiunge anche la mancanza di strutture sanitarie adeguate. La FIALS chiama a raccolta le forze sociali e istituzionali dell’intera provincia per fermare questo genocidio sanitario, aprire tavoli di confronto dove, attraverso il dialogo, si possano trovare soluzioni condivise.




Fonte: Strill.it (articolo)

9 giugno 2009

Locri: Nucera su chiusura guardie mediche

Postazioni delle guardie mediche falcidiate sul versante tirrenico e Jonico della provincia di Reggio Calabria.

Dopo la soppressione di ben sei postazioni di continuità assistenziale adottata con delibera dell’Asp 5, che ha portato ad una drastica riduzione dei presidi di assistenza sanitaria della Piana, giunge puntuale “la proposta” della Direzione generale della Azienda sanitaria 9 di riduzione delle postazioni di guardia medica sul territorio della Locride. Molti i comuni interessati : nel distretto nord, Grotteria, Martone, Marina di Gioiosa Jonica, San Giovanni di Gerace, Agnana, Stignano ; nel distretto sud, Antonimina, Benestare, Bianco, Bruzzano, Portigliola, Samo, Sant’ Ilario dello Jonio, Ferruzzano.

Durissime le reazioni dei sindaci, soprattutto il sindaco di Marina di Gioiosa Jonica il quale ha dichiarato di “essere rimasto scioccato dal provvedimento” al punto da non escludere mobilitazioni congiunte con gli altri primi cittadini, a salvaguardia dei servizi sanitari del comprensorio. Una posizione pienamente condivisibile se solo si consideri che il comune di Marina di Gioiosa , ad alta vocazione turistica, verrà privato di un presidio indispensabile, in quanto in concomitanza con la stagione estiva, la popolazione del centro costiero viene praticamente quintuplicata.


Fonte: strill.it (leggi l'articolo)

8 giugno 2009

I superambulatori di famiglia

Presto i medici di base, in pool con colleghi e infermieri, dovranno garantire assistenza non stop

Basta con il medico di fami­glia isolato, basta con la guar­dia medica composta da ope­ratori sconosciuti agli assisti­ti, basta con le perdite di tem­po per raggiungere un labora­torio o un ambulatorio specia­listico. Per tutto questo ci sa­rà un'unica struttura chiama­ta Unità complessa di cure pri­marie, in sigla Uccp. Faranno funzionare questi nuovi supe­rambulatori di medicina gene­rale i 67 mila medici di fami­glia e di guardia medica, gli 8 mila pediatri di base e 15 mila specialisti ambulatoriali. Per questo esercito di medici che si appresta a cambiare radical­mente modo di lavorare la nuova Convenzione della me­dicina generale, appena sigla­ta, sembra aver preso spunto dallo sport: gioco di squadra. E nessuno starà in panchina. Comporranno ogni singola 'squadra' della nuova assi­stenza di base - che dovrà ga­rantire i servizi 24 ore su 24, per sette giorni su sette - un pool di medici e pediatri di fa­miglia (circa una ventina), quelli della guardia medica che affiancheranno i primi per la copertura notturna e fe­stiva, gli specialisti, i medici che si occupano di prevenzio­ne, i tecnici della riabilitazio­ne e ancora infermieri, segre­tarie, operatori sociali.

Fonte: Corriere Salute (leggi l'articolo)

6 giugno 2009

Le guardie mediche tagliate da 20 a 9 nel territorio ex Asl 6

Lamezia Terme - Sono 20, ma tra non molto potrebbero diventare soltanto 9. Dopo il ridimensinamento dell'ospedale adesso anche i servizi sul territorio, a cominciare dai medici che di notte espletano un servizio insostituibile in quell'area che era dell'Asl 6 soppressa.
A dare l'allarme è Franco Talarico, consigliere regionale dell'Udc, appena venuto a sapere di una riunione del vertice manageriale dell'Asp «in cui sarebbe stata decisa una drastica diminuzione del numero delle postazioni di guardia medica, da venti a nove, sul territorio lametino».
Talarico commenta con amarezza: «È il caso di dire che piove sul bagnato, poiché si tratterebbe di un grave errore che provocherebbe ulteriori disagi per gli utenti, per molteplici motivazioni». E spiega: «Intanto perché, in una sanità che ha introdotto il ticket, si andrebbe a perdere un importante servizio territoriale gratuito per l'esercente che, in alcune zone, quelle montane ad esempio, rappresenta l'unica salvezza sanitaria al di fuori del medico di famiglia, il quale ultimo ad un determinato orario giustamente chiude l'ambulatorio».
L'esponente dell'Udc aggiunge che «accanto a ciò, non si otterrebbe il rafforzamento del territorio e la riduzione dell'ospedalizzazione, principi cardini dell'efficienza e della riduzione della spesa sanitaria previsti nel prossimo patto della salute in corso di definizione tra Governo e Regioni, che stabilisce una diminuzione dei posti letto ospedalieri dal 3,5 al 3 per mille. Con la riduzione delle postazioni di continuità assistenziale perderebbero il posto di lavoro tanti medici che negli anni hanno svolto attività di precariato e hanno comunque offerto un grosso servizio all'utenza e garantita quella sanità minima che rassicura la popolazione, in special modo nei luoghi lontani dai presidi ospedalieri. Ed anche gli ospedali patirebbero, poiché i pazienti con patologie meno gravi e risolvibili ambulatoriamente si riverserebbero di fatto nei nosocomi più vicini».
Per Talarico «è importante operare delle riduzioni della spesa nel carrozzone sanità, dapprima prodigo e dispendioso con oltre 2 miliardi di euro di debito per la nostra Regione. Oggi però non può accertarsi una simile scure senza riorganizzare attentamente l'attività sul territorio, che con l'adozione del temuto atto amministrativo potrebbe voler dire assenza di sanità sul territorio».