18 giugno 2009

Svolta nella prescrizione degli oppiacei

Medici di famiglia entusiasti per la 'svolta' sulla prescrizione dei farmaci contro il dolore, sancita dall'ordinanza firmata ieri dal viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, che permetterà, di prescrivere più facilmente tali farmaci, con una ricetta semplice

A promuovere il provvedimento i rappresentanti delle maggiori associazioni di categoria, ieri al convegno "Cura del dolore: un segno di civiltà", in corso a Roma, dove il viceministro Ferruccio Fazio ha voluto annunciare il provvedimento 'ponte' che regolerà la materia in attesa di una legge ad hoc. "Questo provvedimento - spiega Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg) - permette la libera prescrizione di farmaci prima limitata dalle difficoltà burocratiche. Oggi tutti i farmaci, oppiodi e simil-oppioidi e non solo l'ossicodone come accadeva prima, sono pro-tempore prescrivibili sulla ricetta individuale del medico: bianca per i medicinali non rimborsabili, rossa per quelli a carico del Ssn. E successivamente saranno prescrivibili sul solo ricettario rosso. Saranno quindi tracciabili, perché la ricetta rossa ha un numero di codice, uno del paziente, del medico e della Asl".

La 'svolta' piace anche a Giacomo Milillo, segretario della Federazione italiana dei medici medicina generale (Fimmg). "Questa è una battaglia che la categoria medica sta facendo da tempo - dice il leader sindacale - abbiamo sempre sostenuto che la burocrazia era un ostacolo all'evoluzione della cultura contro il dolore. E' un giorno importante anche se non dobbiamo abbassare la guardia: sappiamo che bisogna continuare a lavorare perché ci sono tante paure e tanti ostacoli, sia nella medicina generale che in quella ospedaliera. Problemi che devono essere comunque superati. Abbiamo le condizioni, però, per poterlo fare".

Entusiasti della novità anche i medici dello Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani). "E' fondamentale - dice il presidente Mauro Martini - che i medici possano prescrivere più facilmente cure per le quali siamo tra gli ultimi in Europa. A limitare le prescrizione degli oppiacei c'era, per esempio, il fatto che l'ospedaliero non sapeva se il medico di famiglia aveva a disposizione il ricettario, e spesso non sapeva prescriverlo. C'era, inoltre, una limitazione nella continuità assistenziale, e i medici del settore in molti casi non avevano il ricettario. Ora possiamo fare un passo avanti".

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