30 dicembre 2009

Tentò rapina a medico ai domiciliari Casella

Va agli arresti domiciliari, Salvatore Casella 24 anni di Castrofilippo. Il giovane ha ottenuto gli arresti domiciliari nella sua abitazione dopo che il suo legale di fiducia l’avvocato Lillo Sferrazza, ha patteggiato la pena con il Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Luisa Turco, ad un anno e sei mesi di reclusione.

Il giovane pochi giorni prima della festa dell’Immacolata si era reso protagonista di un incredibile tentativo di rapina ai danni del medico in servizio presso la guardia medica del piccolo centro agricolo in provincia di Agrigento. Il giovane avrebbe minacciato con un coltello il medico di guardia del presidio di continuità assistenziale, intimandogli di consegnare il portafogli e le chiavi dell’automobile. Il medico però era riuscito a divincolarsi da Casella e aveva avvertito i carabinieri. I militari poco dopo lo avevano fermato qualche centinaio di metri più avanti, in corso Umberto e sequestrato il coltello che aveva una lama di circa 30 centimetri.

Il giovane, nel corso dell’interrogatorio, aveva giustificato il suo gesto dichirando al giudice di averlo fatto perché aveva bisogno di denaro. L’indomani mattina al medico protagonista di questo incredibile episodio che era riuscito nonostante tutto a divincolarsi col coltello che gli era stato puntato contro, era arrivata la solidarietà del presidente provinciale dell’Ordine dei Medici di Agrigento, Giuseppe Augello. Lo stesso, aveva condannato quanto accaduto auspicando nello stesso tempo una maggiore sicurezza per tutti quei colleghi impegnati in servizio durante le ore notturne. Infatti, episodi come quello avvenuto a Castrofilippo, in passato si sono verificati anche in altri centri della provincia di Agrigento.

22 dicembre 2009

Milano, i medici di famiglia non lavoreranno nei giorni festivi e al sabato

MILANO - Dopo giorni di proteste che si sono protratte per tutto il mese di novembre e dicembre, è stata raggiunta solo nella tarda mattinata di oggi un'intesa sul lavoro dei medici di famiglia nei giorni festivi e al sabato. Secondo quanto stabilisce l'accordo appena raggiunto tra la direzione generale dell'Asl di Milano e i sindacati dei medici di famiglia Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) e i pediatri milanesi, i camici bianchi non saranno tenuti a lavorare il sabato e nei festivi, giornate in cui gli studi della metropoli lombarda resteranno chiusi e i cittadini che necessitano di una visita dovranno rivolgersi alla continuità assistenziale. Nella giornata di Natale e nelle festività di fine Anno, per esempio, sarà attivo solo il servizio di guardia medica.

In base all'accordo nazionale tuttora vigente, i medici di famiglia e i pediatri dovrebbero rispondere alle richieste di visite domiciliari fino alle 10 del mattino di sabato, ma in Lombardia questo non accadrà, poiché l'accordo regionale prevede invece che al sabato e nei giorni festivi subentri la continuità assistenziale e i suoi ambulatori contattabili tramite il centralino della guardia medica (02 85. 78.1)

Al sabato quindi lavoreranno i medici di famiglia (15%-20% della totalità), che in base all'accordo regionale hanno deciso volontariamente di tenere i loro studi aperti, pagati con fondi messi a disposizione dalla Regione Lombardia.

Per quanto riguarda invece le giornate pre-festive (come ad esempio la vigilia di Natale), i medici che in quel giorno della settimana fanno ambulatorio al mattino terranno lo studio aperto, mentre i colleghi che prestano servizio nel pomeriggio saranno autorizzati a chiudere i battenti, mentre le visite domiciliari saranno di competenza della continuità assistenziale.

L'accordo raggiunto oggi non è stato firmato dal sindacato Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani) che nei giorni scorsi aveva proclamato lo stato di agitazione e ha rinviato le procedure di conciliazione a dopo il 15 gennaio prossimo.

16 dicembre 2009

PRASSIS FIRMATA LA POLIZZA "INVALIDITA' PER INFORTUNIO E MALATTIA, MORTE PER INFORTUNIO"

PRASSIS
FIRMATA LA POLIZZA
"INVALIDITA' PER INFORTUNIO E MALATTIA, MORTE PER INFORTUNIO"

Con il nuovo ACN molte le novità previdenziali ed assicurative per il Medico.

Mentre in campo previdenziale è stato introdotto l'aumento del contributo obbligatorio dal 15% al 16,50% e la flessibilità contributiva dall'1% al 5% (aliquota modulare su base volontaria), in campo assicurativo è stata ampliata la gamma degli eventi assicurati introducendo il parziale risarcimento delle eventuali conseguenze economiche di lungo periodo derivanti da eventi imprevisti o accidentali che comportino la "riduzione PERMANENTE della capacità di guadagno del medico a causa di infortunio o malattia".

Pertanto alla garanzia già in essere dei "primi 30 giorni di malattia" su base assicurativa in ACN, della "invalidità TEMPORANEA TOTALE" e della "invalidità PERMANENTE TOTALE" garantiti dall'ENPAM, si è aggiunta la polizza a copertura della "invalidità PERMANENTE PARZIALE da infortunio o malattia e MORTE per infortunio".

Tutti i sindacati rappresentativi hanno firmato la nuova polizza che è strutturata in modo da essere perfezionata nel tempo in base alle risultanze di un processo di monitorizzazione che sarà effettuato da un'apposita Commissione Paritetica prevista espressamente in polizza e composta da un rappresentante per ogni sindacato firmatario e i rappresentanti della compagnia assicurativa.

I Sindacati firmatari si sono impegnati ad indicare i partecipanti alla prima riunione di tale Commissione Paritetica che dovrà tenersi entro la data del 31 gennaio 2010, per la definizione di un apposito Regolamento operativo e ad effettuare una prima verifica dell'andamento tecnico delle polizze entro la data del 30 giugno 2010.

E' stato inoltre firmato un protocollo d'intesa tra tali Sindacati e il Presidente dell'Enpam, che regola le modalità di riversamento delle somme incassate dalla Fondazione a titolo di contributo assicurativo, limitando espressamente le sue responsabilità alla sola corretta effettuazione di questa operazione, svolta a titolo gratuito e nell'esclusivo interesse degli iscritti."

La nuova polizza a partire dalle ore 24,00 del 31/12/2009 risarcirà i superstiti per la morte del medico convenzionato per infortunio con un massimale di €.100.000,00, l'invalidità permanente per infortunio con un massimale di €.150.000,00 e l'invalidità permanente per malattia con un massimale di €.125.000,00.

L'assicurazione per quanto riguarda la morte e l'invalidità permanente parziale da infortunio sarà valida sia per i rischi professionali che extra professionali.

L'assicurazione è valida sino all'età prevista dall'ACN e comunque non superiore a 70 anni e cesserà nel momento in cui l'assicurato perderà il requisito per esercitare in regime di convenzione.

L'invalidità permanente da infortunio di grado inferiore o pari al 10% non sarà indennizzata (per evitare grandi costi totali per piccoli risarcimenti, che vanificherebbero lo scopo di fondo della tutela).

L'invalidità permanente da infortunio di grado superiore al 10% ma inferiore al 50% sarà indennizzata solo per la parte eccedente il 10%.

L'invalidità permanente da infortunio pari o superiore al 50% sarà indennizzata secondo una tabella progressiva maggiorata per cui il 67% di invalidità verrà liquidato con il 100% del massimale assicurato.

L'invalidità permanente da malattia di grado inferiore o pari al 25% non sarà indennizzata (per lo stesso motivo dell'infortunio).

L'invalidità permanente da malattia di grado superiore al 25% ma inferiore al 49% sarà indennizzata dall'1% arrivando al 47%.

L'invalidità permanente da malattia di grado superiore al 49 ma inferiore al 66% sarà indennizzata la % accertata; dal 67% secondo una tabella progressiva maggiorata per cui l'80% di invalidità verrà liquidato con il 100% del massimale assicurato.

Tuttavia se l'infortunio o la malattia avrà come conseguenza una invalidità permanente parziale pari o superiore al 60% dalla quale ne consegua la perdita dei requisiti ad esercitare l'attività di Medico di Medicina Generale in regime di convenzione, all'assicurato verrà liquidato un importo pari al 100% della somma assicurata.

Tale assicurazione sarà usufruibile da tutti i Medici di Medicina Generale convenzionati, e questi verseranno, con le stesse modalità, uno 0,36% aggiuntivo a quello che già versano per la copertura dei "primi 30 giorni" di malattia.

8 dicembre 2009

Dossier violenza in continuità assistenziale

L'Esecutivo Nazionale della FIMMG Continuità Assistenziale, allo scopo di sollevare l'attenzione delle Istituzioni circa il perpetuarsi di episodi di violenza presso le sedi di Continuità Assistenziale a danno di colleghi che di fatto sono abbandonati a se stessi da Aziende Sanitarie tese esclusivamente al risparmio sulla salute dei cittadini e sulla pelle degli operatori, pubblica questa raccolta degli episodi di violenza avvenuti negli ultimi anni a danno dei medici in servizio. L'analisi del dato è impressionante per frequenza e per continuità territoriale soprattutto se paragonata all'assoluto immobilismo presente nelle realtà più spesso coinvolte (Sardegna e Puglia). L'occasione appare opportuna per pubblicare anche i risultati del questionario prodotto da FIMMG Continuità Assistenziale qualche anno fa sulla problematica dal punto di vista dei medici di continuità assistenziale, unico studio mai effettuato sul problema.
Appare necessario cercare attraverso tutti i mezzi di sollevare l'attenzione prima di dover parlare di una ennesima medaglia al valore civile, anche se ci sarebbe da porsi il problema di quale civiltà si disinteressa di propri componenti che per assistere i deboli e i fragili vengono messi nelle condizioni di essere deboli e fragili loro stessi.
Silvestro Scotti



COMUNICATO STAMPA FIMMG C.A. FOGGIA


Federazione Italiana Medici Medicina Generale Settore Continuità Assistenziale – Sez. di FOGGIA
Segretario Prov. le Dott. Pierluigi DE PAOLIS
Tel.: 0881 / 75 62 86 – 339 / 8928585

Sicurezza sedi di Guardia Medica : Assemblea dei Medici della A.S.L. provinciale
________________

Criticità e proposte per restituire dignità alla categoria dopo l’episodio di violenza sul Gargano

Domani, Mercoledì 9 Dicembre, alle ore 15.30 presso l’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Foggia si svolgerà un’assemblea di tutti i medici di Continuità Assistenziale (ex – Guardia Medica) della provincia di Foggia per definire le maggiori criticità di ciascuna sede di servizio in ordine al problema sicurezza, all’indomani dell’episodio di barbara violenza che ha visto protagonista, suo malgrado, una giovane dottoressa in servizio presso una postazione di Guardia Medica di un piccolo comune del Gargano.

“E’ necessario sapere dalla viva voce dei medici che vi operano quali siano i pericoli e le situazioni di insicurezza che presenta ciascuna sede - ha dichiarato Pierluigi DE PAOLIS, segretario provinciale della F.I.M.M.G. Continuità Assistenziale – per poter adottare tutti i deterrenti tecnici già individuati dalla A.S.L. nella scorsa settimana e per poter concertare con le Forze dell’Ordine le possibili azioni in termini di sicurezza nelle zone a rischio di nuovi episodi di violenza.”

“Il nostro sforzo maggiore – ha aggiunto DE PAOLIS – si concentrerà sulla richiesta di restituire decoro e dignità di servizio, oltre che sicurezza, alle sedi ove operano i medici di Guardia Medica, che proprio per le condizioni di svolgimento del loro lavoro non rappresentano una categoria di serie “B” rispetto agli altri colleghi.”

Foggia, 8 Dicembre 2009

Pierluigi DE PAOLIS

6 dicembre 2009

Foggia violenza

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Il Coordinamento delle Donne Medico del sindacato di Guardia Medica incontra la collega vittima della violenta aggressione.

Vigileremo sulla pronta adozione delle misure di sicurezza promesse dalla A.S.L. FG

Necessario restituire dignità alle sedi di Guardia Medica ed ai medici che vi lavorano

Il Coordinamento delle Donne Medico del più rappresentativo sindacato dei medici di Continuità Assistenziale, la F.I.M.M.G. (Federazione Italiana Medici Medicina Generale), ha incontrato la collega vittima della brutale aggressione avvenuta nella notte della scorsa domenica nella sede di Guardia Medica di un comune del Gargano, per partecipare i sentimenti di solidarietà ed affetto di tutto il Settore.

Alla dottoressa, ancora molto provata fisicamente e psichicamente dal grave trauma, - ha dichiarato la Dottoressa Maria CASSANELLI, portavoce del Coordinamento Donne F.I.M.M.G. – è stato assicurato il massimo impegno della categoria perché siano restituite condizioni di sicurezza e dignità alle sedi di Continuità Assistenziale ed ai medici, soprattutto donne, che di notte e nei giorni festivi assicurano prestazioni di urgenza ai cittadini di tutti i comuni.”

Esprimiamo soddisfazione per le misure di sicurezza annunciate dalla Azienda U.S.L. di Foggia per tutte le sedi che presentino condizioni di criticità. – ha aggiunto la Dottoressa CASSANELLI – Certamente vigileremo perché esse siano adottate al più presto e siano accompagnate dal recupero del necessario decoro delle postazioni e della considerazione meritata dalla nostra categoria in tanti anni di serio impegno professionale.”

Foggia, 5 Dicembre 2009

4 dicembre 2009

Risposta ad anonimo su incremento previdenza


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Caro collega difficile calcolare a quanto aumenterà la tua pensione incrementando l'aliquota contibutiva nei modi previsti dal contratto. Ti allego un estratto del vademecum dei regolamenti enpam che possono aiutarti a fare i calcoli.

Fondi Speciali di Previdenza – Prestazioni

Pensione ordinaria di vecchiaia

Requisiti

􀃎 Cessazione del rapporto professionale con gli Istituti del S.S.N. dopo il compimento del 65°

anno di età.

In caso di cessazione della attività prima di tale data, l’iscritto deve aver maturato almeno 15 anni di

anzianità contributiva utile (effettiva, riscattata, ricongiunta) per poter godere del trattamento

pensionistico al compimento del 65° anno di età.

Determinazione della prestazione

Fondo dei Medici di Medicina Generale:

Si ricava il reddito relativo a ciascun anno di contribuzione ricostruendolo attraverso i contributi

versati e l’aliquota contributiva corrispondente per ciascun anno di versamento. Il reddito annuo

viene rivalutato del 100% dell’indice ISTAT; la somma di tali redditi, divisa per gli anni di

contribuzione effettiva, determina la base pensionabile. Alla base così ottenuta si applicano le

aliquote di rendimento relative a ciascun anno di contribuzione, effettiva, ricongiunta e riscattata.

Ai fini del calcolo del trattamento pensionistico, con decorrenza dal 1.8.2006, si procede alla

unificazione delle due basi pensionabili, sinora suddivise fra quella relativa ai periodi di anzianità

contributiva sino al 31 dicembre 2004 e quella relativa ai periodi successivi.

Aliquote di rendimento

􀃎 Fondo dei Medici di Medicina Generale:

􀂃 1,50%, a partire dall’1.1.2004, di contribuzione effettiva, riscattata e ricongiunta;

􀂃 1,456%, tra l’1.1.1999 ed il 31.12.2003, di contribuzione effettiva, riscattata e ricongiunta;

􀂃 1,40%, tra il 1.1.1995 ed il 31.12.1998, di contribuzione effettiva, riscattata e ricongiunta;

􀂃 2,25%, tra il 1.1.1984 ed il 31.12.1994, di contribuzione effettiva e ricongiunta;

􀂃 l’1,65%, per gli anni antecedenti il 31.12.1983, di contribuzione effettiva e ricongiunta;

􀂃 l’1,65%, per gli anni antecedenti il 31.12.1994, di contribuzione riscattata

La pensione decorre dal mese successivo alla data del raggiungimento dei requisiti.

􀃎 L’importo annuo delle pensioni è corrisposto in ratei mensili anticipati per dodici mensilità

all’anno.

􀃎 Dal 1° gennaio 2007 le pensioni erogate dai Fondi Speciali di previdenza sono adeguate al costo

della vita con una rivalutazione annua pari:

􀂃 al 75% dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, per le

prestazioni di importo fino a quattro volte il trattamento minimo INPS;

􀂃 al 50% dell’indice ISTAT, oltre detto limite.

􀃎 L’istituto dell’acconto è stato soppresso dall’1.1.1998.


Ho qualche difficoltà a quantizzare quanto l'ENPAM “incasserà” con la contribuzione volontaria.

Quello che per me è importante è credere che i miei soldi siano al sicuro per garantire la pensione o qualsiasi altro trattamento si renda necessario. Ti rammento che oltre alla pensione di vecchiaia l'Ente eroga:

  • Pensione ordinaria di anzianità

  • Trattamento ordinario in capitale

  • Pensione di invalidità

  • Pensione indiretta e reversibilità a superstiti

  • Restituzione dei contributi

  • Indennità per invalidità temporanea Fondo dei Medici di Medicina Generale.

Altra considerazione importante è il risparmio fiscale.

In immagine allegata una tabella che consente di verificare come per ogni 1000 € di lordo e aumentando del 5% la contribuzione volontaria e con un'aliquota media Irpef del 28%, il netto si riduce di € 36,00, il risparmio Irpef è di € 14,00 e la contribuzione Enpam aumenta di 50,00 (+45% di contribuzione).

È una scelta personale e in questo senso è volontaria!

Questo il ragionamento tecnico!

Adesso mi piacerebbe fare quello politico che credo tu abbia voluto stimolare.

Chi ha i compiti di controllo per conto della Continuità Assistenziale sui soldi che la nostra area versa e quindi sulle nostre pensioni?

Da quel che mi risulta la Continuità Assistenziale non ha alcuna rappresentanza all'interno del consiglio di amministrazione dell'ENPAM.

Per me la cosa grave è questa!

Per me la cosa grave è che l'affluenza a votare per le ultime elezioni sia stata (tranne poche eccezioni) a dir poco nulla.

Di fatto la categoria ha scelto di delegare il controllo e l'amministrazione dei nostri soldi ad altri!

La categoria ha il diritto e il DOVERE di riflettere sulle proprie “assenze”.

È arrivato il momento di assumersi in pieno le proprie responsabilità e non è più giustificabile stare a guardare, pronti a giudicare a priori e non avere neanche il coraggio di scrivere il proprio nome.

Ti saluto cordialmente

Nicola Calabrese

Vice Segretario Nazionale FIMMG Continuità Assistenziale





3 dicembre 2009

I medici di guardia «Intervenite sulla sicurezza o sospendiamo il servizio»

Prima dell’aggressione del folle sul Gargano, violenza anche nei posti di assistenza continuata di San Giovanni, San Paolo e San Severo Da anni sollecitiamo misure di tutela
• Al di là delle ferite è lo shock che la opprime. Il medico (ancora ricoverata), pensa e ripensa a quei terribili istanti nell’angusta stanza di una guardia medica di un piccolo centro del Gargano in preda ad un folle che ha tentato di usarle violenza. Quell’uomo è in carcere, mentre si affollano i ricordi di quelle sequenze. L’episodio nel frattempo ha innescato solidarietà, indignazione e soprattutto preoccupazione, perchè quell’aggressione non è stata la prima ma solo l’ultima di una lunga serie: prima a San Giovanni Rotondo dove quattro mesi fa un ubriaco entrò nel locale di un medico di guardia spaccando tutto anghe in quel caso nel cuore della notte; poi a San Paolo di Civitate, quindi a San Severo, ora in quel paesino nel cuore del Gargano. Violenza in serie contro figure indifese. « Ma cosa si aspetta a intervenire: si attende forse che ci scappi il morto come a Lecce, come in Sardegna?», aveva tuonato il presidente dell’Or - dine dei medici, Salvatore Onorati. Guardie mediche allo sbando, operatori non tutelati, una dottoressa aggredita e ferita durante il servizio. L’episodio non può rimanere inascoltato, ed è per questo che l’Ordine torna alla carica. « “Da anni stiamo ponendo il problema della continuità assistenziale al centro dei suoi interventi nei confronti delle autorità preposte alla garanzia della sicurezza delle sedi di guardia medica della provincia di Foggia». Ed ancora il segretario generale della Fimmg Puglia Filippo Anelli: «Nonostante il tributo di sangue che i medici della continuità assistenziale hanno versato per garantire il diritto alla salute per questa Regione, sono poche ed ancora inefficaci le iniziative messe in atto per garantire sicurezza e tranquillità sul posto di lavoro.La Fimmg ha chiesto all’assessore regionale Tommaso Fiore di convocare con urgenza le organizzazioni di categoria, sollecitandolo ad intraprendere iniziative concrete in favore della sicurezza dei medici di guardia medica». E ancora: «Siamo stanchi di provvedimenti fatti solo di parole”, ha dichiarato Nicola Calabrese segretario regionale FImmg del settore continuità assistenziale. Se non saranno adottati provvedimenti concreti per garantire la sicurezza dei medici, saremo costretti a interrompere l’attività ambulatoriale della continuità assistenziale”. I medici hanno inviato anche una lettera a Fiore. Ecco il testo: «L’ennesimo episodio di violenza grave subito da una dottoressa in servizio presso una delle sedi di Guardia Medica della provincia di Foggia ripropone in tutta la sua drammaticità il tema della sicurezza degli operatori sanitari ed in maniera particolare delle donne sempre più oggetto di tali episodi. La continuità assistenziale ha già pagato un tributo elevatissimo con la morte della dottoressa Montemurro a Lecce ed innumerevoli episodi di violenza. Di tanti impegni assunti dalla Regione Puglia e dai direttori generali delle AA.SS.LL. non hanno prodotto quel risultato che ogni medico, ogni cittadino auspicherebbe nel momento in cui svolge un’attività in favore della propria Comunità. Ritengo, pertanto, doveroso rivolgerle un appello perché possa mettere in atto tutte quelle iniziative utili a salvaguardare l’incolumità degli operatori e degli utenti».

Costituito Coordinamento Donne Medico nel sindacato di Guardia Medica

All'indomani della brutale aggressione fisica subìta da una dottoressa durante il turno di Guardia Medica in un piccolo comune del Gargano, il più rappresentativo sindacato dei medici di Continuità Assistenziale, la F.I.M.M.G. (Federazione Italiana Medici Medicina Generale) , ha costituito un Coordinamento di Donne Medico con lo scopo di evidenziare e denunciare le condizioni di insicurezza e di rischio per l'incolumità fisica a cui sono esposte quotidianamente le colleghe durante i turni di lavoro notte. "Mentre da anni sollecitiamo invano la A.S.L. perchè adotti tutte le misure necessarie a garantire condizioni di sicurezza agli operatori ed alle sedi di Guardia Medica, registriamo un altro gravissimo episodio di violenza ai danni di una giovane collega - ha dichiarato la Dottoressa Maria Cassanelli , portavoce del Coordinamento Donne F.I.M.M.G. Continuità Assistenziale - Forse è necessario che ci scappi il morto per vincere l'inerzia dei responsabili ?" "E' imbarazzante registrare il deplorevole silenzio sul caso ed il mancato annuncio di urgenti provvedimenti da parte della Dirigenza Aziendale e delle Istituzioni - ha aggiunto la Dottoressa Cassanelli - Per questo il Consiglio Direttivo del sindacato, dopo aver espresso solidarietà e sostegno a tutte le donne impegnate nel Servizio di Guardia Medica, ha proclamato lo stato di agitazione del Settore Continuità Assistenziale in provincia di Foggia. Inoltre, in caso di mancanza di interventi urgenti ed adeguati, i medici non consentiranno più l'accesso dell'utenza negli ambulatori di guardia medica durante le ore notturne."

1 dicembre 2009

Comunicato FIMMG Continuità Assistenziale PUGLIA sui fatti di Foggia


Pubblico, su richiesta del Segretario Regionale Puglia della Continuità Assistenziale, il comunicato stampa e la lettera inviata all'Assessore Regionale alla Sanità Regione Puglia circa quanto accaduto alla aggressione della collega di Continuità Assistenziale nei giorni scorsi. La valutazione di sospendere le attività ambulatoriali in Continuità Assistenziale sarà valutata anche a livello nazionale nel corso della Segreteria di Settore della FIMMG che si terrà il prossimo 18 dicembre a Roma. Appare infatti significativo che le aggressioni si descrivano prevalentemente presso le sedi dove in medico è tenuto ad aprire la porta a tutti senza poter attivare meccanismi di messa in sicurezza che invece attua quando realizza interventi domiciliari. Si ricorda che tale attività dovrebbe essere condizionata da situazioni strutturali che lo consentano e pertanto per azioni strutturali a nostro avviso diventano prioritarie quelle di messa in sicurezza degli operatori. Si richiederà pertanto l'immediata costituzione delle commissioni paritetiche aziendali di cui alla legge 81/2008, come suggerito dal Ministero degli Interni circa l'intervento del prefetto in questi casi, proprio per la sicurezza sul lavoro, ed in assenza si denunceranno i singoli responsabili.
Silvestro Scotti
Segretario Nazionale
FIMMG Continuità Assistenziale

30 novembre 2009

Episodio violenza collega continuità assistenziale Foggia

TENTATA VIOLENZA,
Milillo: urge incontro con Ministro degli Interni

SCOTTI: BASTA CON QUESTA SITUAZIONE

FIMMG: ANCHE PER GUARDIE MEDICHE CURE integrate con i medici di famiglia

“Esprimo profonda solidarietà alla collega vittima del gravissimo episodio di violenza. Siamo di fronte ad un’altra aggressione e non possiamo che dire basta a questa situazione. Non si può mettere a rischio la vita degli operatori che dalle ore 20.00 vengono abbandonati in presidi troppo spesso isolati”. E’ quanto dichiara il Segretario Nazionale della Continuità Assistenziale della FIMMG, Silvestro Scotti, in merito alla aggressione finalizzata alla violenza sessuale subita stanotte da un medico di turno al servizio di guardia medica in provincia di Foggia.
“Chiederemo un incontro al ministro dell’Interno – dichiara Giacomo Milillo segretario nazionale della FIMMG - per valutare quali misure lo Stato intende intraprendere per tutelare le guardie mediche che esercitano un pubblico servizio. Invitiamo a riflettere sulle misure proposte dalla Fimmg per la sicurezza."
"Questa è una questione che non si risolve con le telecamere o con i telefonini che si collegano in rete", ha continuato Silvestro Scotti. I medici di guardia dovrebbero essere in grado di offrire cure integrate con i medici di famiglia curando solo i pazienti che conosconono attraverso un rapporto fiduciario allargato e non dovrebbero essere lasciati soli in presidi aperti al pubblico e molto spesso isolati. Non vogliamo più aggressioni, né morti”.

NUOVO EFFERATA VIOLENZA AI DANNI DI UN MEDICO DI GUARDIA : E LE STELLE E … LA A.S.L. STANNO A GUARDARE !


Federazione Italiana Medici di Medicina Generale
Settore Continuità Assistenziale
Sezione Provinciale di FOGGIA
Segretario : Dott. Pierluigi DE PAOLIS
Tel.: 0881 / 775907 – 339 / 8928585




In riferimento al gravissimo episodio di violenza brutale avvenuto ai danni di una collega del Servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) in una sede del Gargano nelle scorse ore, la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale della provincia di Foggia esprime i sentimenti più profondi di solidarietà e sostegno morale alla professionista ed alla professione duramente oltraggiate da un atto così vile, riservandosi ogni possibile azione legale in sede civile in favore della collega e di tutto il settore.

“Ormai sono trascorsi più di due anni da quando l’Azienda Sanitaria della Provincia di Foggia, dopo l’input dell’Assessorato Regionale alle Politiche della Salute, si assunse l’onere di provvedere a rendere più sicure ed agibili le sedi di Continuità Assistenziale della nostra provincia – ha dichiarato Pierluigi DE PAOLIS, Segretario Provinciale della F.I.M.M.G. – Settore Continuità Assistenziale – ma senza far seguire alle promesse i fatti.”

“Gli episodi di violenza, furto, incursioni notturne nelle sedi di Continuità Assistenziale si sono susseguiti negli ultimi anni (Stornarella, S. Agata di Puglia, S. Giovanni Rotondo, San Severo, ecc…) senza che l’Azienda provvedesse ad adottare le misure consigliate dopo la barbara uccisione della collega di Guardia Medica di Gagliano del Capo (Lecce) dall’Assessorato Regionale già dal 1999 – ha aggiunto DE PAOLIS – che costituiscono almeno valido deterrente per i malintenzionati. Mi riferisco all’opportunità di posizionare le sedi di Guardia Medica nei locali degli ospedali, in vicinanza di Caserme dei Carabinieri, di dotarle di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, di porte con vetri anti-sfondamento, di installare sistemi di tele- allarme collegati con le locali Forze dell’Ordine, ecc….”

“Ho appena convocato d’urgenza il Consiglio Direttivo Provinciale – conclude il Dottor DE PAOLIS – per valutare con i colleghi la necessità di dichiarare lo stato di agitazione del settore, considerate anche le tante emergenze che lo affliggono nella realtà di Capitanata.”

Foggia, 30 Novembre 2009

Dott. Pierluigi DE PAOLIS
Segretario Provinciale
F.I.M.M.G. – Continuità Assistenziale
Sezione di FOGGIA

Aggressione collega Continuità Assistenziale Foggia


Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri

della Provincia di Foggia

Dipartimento della Comunicazione

COMUNICATO STAMPA





“La misura è colma. Questa notte l’ennesimo atto di violenza nei confronti di una collega a lavoro in una sede di guardia medica”, ha dichiarato il Presidente dell’Ordine dei Medici dott. Salvatore Onorati.

“Da anni l’Ordine dei Medici sta ponendo il problema della continuità assistenziale al centro dei suoi interventi nei confronti delle autorità preposte alla garanzia della sicurezza delle sedi di guardia medica della provincia di Foggia”

“In uno degli ultimi comunicati stampa”, ha dichiarato ancora il presidente Onorati, “auspicammo di non doverci trovare a piangere il morto, prima di vedere affrontata e risolta la questione.”

“Tanti impegni sono stati presi in questi anni, ma ad ora non si sono ancora visti azioni consequenziali. Ancora molte sedi sono in condizioni di disagio estremo. Auspichiamo ancora un volta un rapido e risolutivo intervento della penosa situazione che mina, oltre all’incolumità, anche la dignità dei professionisti che operano di notte e nei pre-festivi e festivi a tutela della salute della nostra comunità”

“Alla collega aggredita con calci e pugni con una violenza tale da richiede un ricovero in ambiente ospedaliero va ovviamente la solidarietà di tutta la categoria e la rassicurazione che non sarà lasciata sola. Fin da ora “ha concluso il dottor Onorati” l’Ordine dei Medici annuncia che si costituirà parte civile nel processo contro l’aggressore, per la salvaguardia della dignità di un professionista che non può rischiare la vita per portare a casa uno stipendio”

CA all'interno delle carceri



Le Aziende iniziano a richiedere la CA all'interno delle carceri cooptando i medici che attualmente lavorano negli istituti penitenziari.
Aumenterebbero le dotazioni organiche delle guardie ma con l'estensione dell'assistenza nelle galere.

Che realtà esistono in Italia?




ACN VIGENTE
DICHIARAZIONE CONGIUNTA

Con il passaggio delle competenze gestionali ed organizzative dal Ministero della
Giustizia al SSN e quindi alle Regioni ed alle ASL, l’assistenza penitenziaria di base
è stata inserita nell’area della medicina generale erogata nel territorio. Le parti
prendono atto che le problematiche concernenti il rapporto di lavoro del personale
medico operante nelle strutture penitenziarie saranno affrontate nel corso della
trattativa che seguirà alla firma del presente ACN, introducendo un nuovo capo
dedicato alla medicina penitenziaria.



24 novembre 2009

Stagione influenzale 2009/2010 Sorveglianza epidemiologica



ITALIA: Settimana 2009 – 46 dal 9 al 15 novembre 2009


Regioni: Settimana 2009 – 46 dal 9 al 15 novembre 2009



A H1N1 - Il punto della situazione

Sono state vaccinate al 20 novembre circa 333.366 persone.

- Consegnate circa 750.000 dosi di vaccino nell’ultima settimana. In totale quasi 4 milioni le dosi di vaccino consegnate.

- Percentuale di vittime in rapporto al totale dei malati di nuova influenza A: 0,003 per cento.

- Totale vittime correlate alla nuova influenza A: 76.

- Casi che necessitano di assistenza respiratoria: 248.

- Percentuale dei casi che necessitano di assistenza respiratoria in rapporto al totale dei malati: 0,01.

Situazione in Italia

Totale vittime 76

Regione

Calabria 4

Campania 25

Emilia Romagna 7

Lazio 7

Liguria 1

Lombardia 7

Marche 1

Molise 3

Piemonte 4

Puglia 2

Sicilia 3

Toscana 3

Umbria 5

Veneto 3

P.A. Bolzano 1

Situazione europea (fonte ECDC)

Totale vittime 670

di cui

Gran Bretagna 216

Spagna 115

Francia 84

Situazione mondiale (fonte ECDC)

Totale vittime 7632

di cui:

Brasile 1368

Stati Uniti d’America 1123

Argentina 600


Aggiornato al 23 novembre 2009 - ore 17.00

Dati andamento influenza A h1n1: leggero decremento nell’ultimo fine settimana

Lecce (Salento) - Il gruppo di lavoro permanente, insediatosi presso la Direzione Generale della ASL Lecce e coordinato dal Direttore Sanitario Franco Sanapo, nel pomeriggio ha esaminato i nuovi dati provenienti dai diversi servizi dell’intero territorio provinciale e riferiti all’ultimo fine settimana. Si segnala un leggero decremento di richieste nei nove Pronto Soccorso degli ospedali dove il totale degli accessi di pazienti, tra sabato e domenica, è stato di 3620 con 713 casi sospetti diagnosticati.

I ricoveri rimangono comunque bassi con 12 nuovi soggetti inseriti. Ad oggi sono 5 i casi gravi ricoverati in Rianimazione: 4 presso il “V. Fazzi” di Lecce ed 1 presso l’Ospedale di Tricase. Il servizio di continuità assistenziale (Guardia Medica) ha registrato invece, tra sabato e domenica, 2425 richieste con 658 casi sospetti. Anche in questo caso si assiste ad un trend in leggero decremento rispetto al fine settimana precedente quando il numero degli accessi registrato è stato di 2615 e 824 casi sospetti diagnosticati.

Ancora in leggero decremento la campagna di vaccinazione con 455 vaccinati tra venerdì e sabato e 673 prenotati. Dall’inizio della campagna vaccinale i soggetti che hanno effettuato il vaccino in provincia di Lecce sono stati 6393 e di questi solo il 12% è personale sanitario. Un dato, quest’ultimo, che preoccupa il Direttore Sanitario, Franco Sanapo, il quale invita tutto il personale operante nei servizi sanitari a ricorrere al vaccino come senso di responsabilità verso se stessi e nei confronti degli stessi pazienti, ricordando che il vaccino contro l’Influenza AH1N1 è sicuro al pari di quello stagionale.

Guardie mediche, interrogazione del Prc sul ridimensionamento.

Nino De Gaetano: in provincia di Vibo Valentia vanno tutelati i diritti dei precari di lungo corso.

“Qualunque piano di ridimensionamento delle postazioni di continuità assistenziale deve tenere necessariamente conto dei diritti maturati dai medici precari che da anni garantiscono un servizio fondamentale sul territorio. Situazioni come quelle presenti in provincia di Vibo Valentia richiedono da parte delle istituzioni regionali la giusta considerazione, anche in una fase così delicata per la sanità calabrese come quella attuale”. Lo dichiara il capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio regionale, Nino De Gaetano, annunciando un’interrogazione del Prc sul tema delle guardie mediche del Vibonese. “Il servizio di continuità assistenziale nella provincia di Vibo Valentia – dichiara De Gaetano – è stato sempre organizzato e gestito puntando sui lavoratori precari. Nel 2005, per esempio, sono state messe a bando per l’assegnazione di incarichi a tempo indeterminato 22 zone carenti senza che vi sia stato, finora, alcun conferimento: nei fatti il servizio è stato garantito da lavoratori a tempo determinato che in modo continuo hanno ricoperto le postazioni di continuità assistenziale. Precari nella forma, insomma, ma non nella sostanza.

Oggi, alla luce degli interventi di riordino del servizio, si rischia di aggiungere anche la beffa al danno che questi lavoratori hanno già subito sul piano dei loro diritti: con il ridimensionamento delle postazioni di guardia medica, infatti, oltre trenta precari “storici”, tutti ultraquarantenni, potrebbero ritrovarsi in mezzo ad una strada. Chiediamo per questo alla Regione Calabria di attivarsi per la salvaguardia di questi posti di lavoro, nella convinzione che ogni soluzione di riordino debba tenere innanzitutto conto della collocazione di medici che vanno considerati a tutti gli effetti personale in servizio”.

15 novembre 2009

AH1N1: email all'Unità di Crisi della Regione Veneto

Egregi Colleghi,
in virtù delle riunioni rregionali dove si è discusso a lungo sulle strategie da adottare
onde evitare il collasso delle strutture, a seguito della crescente domanda di salute da parte dei cittadini, in occasione dell'avvento del virus di cui in oggetto volevo comunicarvi quanto segue:

più di qualche Azienda Sanitaria del Veneto (me ne vengono in mente almeno 7) propone o impone:
  • potenziare i servizi di Continuità Assistenziale con personale già in organico (con conseguente aumento del carico di lavoro per singolo medico specialmente nei ponti festivi);
  • scorporare unità in servizio attivo presso le sedi territoriali per spostarle all'interno dei pronto soccorso per arginare l'aumento dei codici bianchi (difatto indebolendo il punto territoriale già oberato di lavoro: es Mestre 100 chiamate in 12 ore)
  • ignorando il suggerimento di apertura degli ambulatori territoriali per pemettere l'assistenza medica ad un maggior numero di utenti.

Questo, in sintesi, l'atteggiamento politico regionale.

Ora mi chiedo se i discorsi fatti e le criticità rilevate, limitatamente al settore che rappresento, in sede di riunione regionale abbia avuto utilità alcuna.

Un cordiale saluto

Luigi Faggian
Segretario Regionale FIMMG CA Veneto

12 novembre 2009

Atti accordo Campania partecipazione Medici in Formazione Call Center pandemia





Pubblico con piacere gli atti definiti in Regione Campania per la Partecipazione dei Medici in Formazione Specifica in Medicina Generale alle attività di risposta nell'ambito del call center regionale per le informazioni sulla pandemia. Si tratta di un primo passo nella direzione del coinvolgimento professionale e produttivo per le Cure Primarie che coinvolge i Medici in Formazione. Lo scopo principale di questo direzionamento sindacale è quello di un sempre maggiore coinvolgimento in attività proprie della Medicina Generale dei Medici in Formazione allo scopo di migliorarne le condizioni economiche con integrazioni definibili contrattualmente alla borsa di studio che percepiscono. Rimane evidente che si vuole creare un percorso che sviluppi una contrattualità per tali medici che li coinvolga in una formazione-lavoro più propria e più consona a dei colleghi che hanno tutto il diritto di esercitare professione mentre si formano e quindi di essere produttivi e che questa produttività abbia un riconoscimento economico. La partita che si gioca con i medici in formazione è strategica per il settore Continuità Assistenziale soprattutto alla luce delle carenze croniche di personale che vedono soprattutto coinvolte le regioni del Nord, infatti il coinvolgimento di tali colleghi in maniera prioritaria e esclusiva sul piano contrattuale nelle attività di Continuità Assistenziale, ove ovviamente non ci siano medici in graduatoria disponibili, può rappresentare il futuro ed il presente dell'attività di continuità assistenziale: futuro poichè i colleghi passerebbero dalla formazione al lavoro di guardia con una continuità che li vedrebbe protagonisti già nelle fasi di formazione, presente poichè qualificherebbe i medici in servizio di Continuità assistenziale come tutor verso i colleghi che nel futuro li affiancheranno.
Silvestro Scotti

5 novembre 2009

Adnkronos Salute: INFLUENZA A: OPUSCOLO FIMMG A MEDICI CONTINUITA' ASSISTENZIALE

INFLUENZA A: OPUSCOLO FIMMG A MEDICI CONTINUITA' ASSISTENZIALE, SI PARTE DA CAMPANIA =PRIME COPIE REGALATE A FAZIO OGGI A NAPOLIMilano, 5 nov. (Adnkronos Salute) - Parte dalla Campania la distribuzione del vademecum dei medici di famiglia Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) per la gestione dell'influenza da virus A/H1N1. L'opuscolo sarà consegnato nei prossimi giorni a tutti i presidi di continuità assistenziale (ex guardia medica) della Penisola, riferisce una nota del sindacato. Le prime copie sono state regalate questa mattina da Silvestro Scotti, segretario nazionale del settore Continuità assistenziale della Fimmg, al viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, al direttore generale del ministero della Salute Filippo Palumbo e all'assessore alla Sanità campana Mario Santangelo, a Napoli per un incontro con le rappresentanze della medicina generale. "Abbiamo ravvisato con soddisfazione - sottolinea Scotti - il sincero apprezzamento del viceministro Fazio rispetto alla capacità propositiva e alla disponibilità della Fimmg ad azioni collaborative che, partendo da progetti di questo tipo, permettono alla medicina generale di rendere sempre più visibile il proprio ruolo nell'ambito del sistema assistenziale italiano". (Com-Opa/Adnkronos Salute) 05-NOV-09 18:15

Il virus fa paura, in 6 ore oltre 100 telefonate al numero verde del Lazio

ROMA (4 novembre) - L’influenza A fa paura e in sei ore, oggi pomeriggio, al numero verde istituito dalla Regione Lazio (800.118.800) sono arrivate poco più di 100 telefonate, 107 per la precisione. Per capire quanto sta montando l’apprensione, basta considerare che dalle 14 alle 20 di oggi hanno telefonato più del doppio delle persone che lo scorso anno si rivolgevano a un servizio analogo per chiedere informazioni sui virus stagionali. Con la differenza che il nuovo numero verde è stato pubblicizzato per poche ore solo on line mentre il recapito dello scorso inverno aveva avuto già un lungo rodaggio su numerosi mass media ed era stato pubblicizzato anche attraverso la Protezione civile.

Questa volta la centrale di ascolto è stata organizzata dall’Ares, l’Agenzia regionale del Lazio per l’emergenza sanitaria, è utilizza solo medici della continuità assistenziale (guardia medica) particolarmente addestrati sui temi del virus H1N1. Oltre cento telefonate non solo dal Lazio (in particolare da Roma) ma anche una decina di chiamate dalla valle d’Aosta, Toscana, Puglia e Lombardia. Gli interlocutori hanno ammesso di aver saputo del numero verde attraverso internet, hanno chiesto informazioni e sono stati invitati a seguire le indicazioni delle proprie Asl per i programmi di vaccinazione.

Il resto delle telefonate sono state fatte quasi tutte da mamme preoccupate, qualcuna eccessivamente apprensiva, alle prese con un figlio con la febbre. Le domande sono state più o meno sempre le stesse: informazioni sui vaccini, sul comportamento da tenere quando nella classe dei figli c’erano molti bambini ammalati, sintomi e contagiosità, categorie a rischio espresse nell’ordinanza ministeriale.

Per ricevere tutte le informazioni necessarie sull’influenza A, per informarsi sui comportamenti da tenere in caso di malattia e per prevenire la diffusione del virus è, è attivo il numero verde gratuito del Servizio Sanitario Regionale (800 118 800). Il numero è attivo tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 8 alle 20. Se gli operatori lo reputeranno necessario, faranno da ponte mettendo in contatto i cittadini con il Dipartimento di Sanità Pubblica della Asl di residenza. Per informazioni è possibile anche consultare la sezione “Informazioni sull’influenza A” che si trova sull’home page del sito regionale www.regione.lazio.it.