29 ottobre 2009

Influenza A, ancora tre morti a Napoli Primo decesso in Lombardia

Le persone erano già debilitate da altre malattie. Quattro ricoverati in gravi condizioni.
Buone notizie da Firenze: migliora la 32enne ricoverata nell'ospedale di Careggi.

NAPOLI - Ancora tre vittime dell'influenza A/H1N1 sa Napoli. Si aggiungono alle due già registrate nei giorni precedenti. Nella notte sono morti un ergastolano di 50 anni, obeso, sofferente di broncocreumopatia ostruttiva cronica (Bpco), e un uomo di 65 anni, già debilitato a causa di altre patologie. Nel primo pomeriggio, invece, è morto un medico di 73 anni ricoverato all'ospedale Cotugno per l'influenza A. Si tratta della decima vittima italiana del virus H1N1, la quinta deceduta nel capoluogo campano.

A Napoli è il secondo medico morto dopo aver contratto la nuova influenza. Lo scorso martedì era deceduto Claudio Petrè, 56 anni, chirurgo oncologico del secondo policlinico di Napoli. Intanto altri 4 pazienti sarebbero ricoverati in condizioni gravi con la prognosi riservata a causa di un quadro clinico molto complesso. Tra di loro anche una donna che ha da poco partorito con il taglio cesareo, ma le sue condizioni starebbero migliorando.

Intanto gli esperti, come Maria Triassi, componente del comitato pandemico della Regione Campania, continuano a rassicurare: "La mortalità dell'influenza A per complicazioni è ancora inferiore a quella per complicazioni dell'influenza stagionale".

Lombardia. Nelle ultime ore è morta di polmonite, ma è risultata positiva anche al virus H1N1 una donna di 74 anni, ospite a Cernusco sul Naviglio (Milano) in un centro per malattie psichiatriche dell'Ordine ospedaliero Fatebenefratelli. Si tratta della prima vittima dell'influenza A in Lombardia.

La donna, riferiscono dalla Regione, era lungodegente nella struttura sanitaria. Visto l'aggravarsi dell'ultima polmonite che l'aveva colpita, martedì è stata trasferita in ospedale sempre a Cernusco sul Naviglio, dove è morta. Al tampone l'anziana è risultata positiva anche all'infezione da virus H1N1 che però, sostiene la Regione, non può considerarsi la vera causa del decesso.

Firenze. Buone notizie arrivano invece da Firenze, dove è in costante, lento ma progressivo miglioramento la donna di 32 anni affetta dal virus H1N1 ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Careggi. La donna, originaria del Casentino, era stata ricoverata sabato scorso al San Donato di Arezzo e le sue condizioni, definite gravi, avevano indotto i medici a trasferirla a Firenze. La paziente è sottoposta sempre a ventilazione meccanica.

Fazio. "L'Italia con la Spagna è il Paese col maggior numero di casi di influenza A: 380 ogni 100mila abitanti", ha detto il viceministro della Salute Ferruccio Fazio. Si tratta, ha aggiunto, di "un aumento di casi previsto, che anzi pensavamo si verificasse già un mese fa. Il sistema comunque sta reggendo bene", ha sottolineato, ricordando però che l'influenza A è comunque lieve e raccomandando la vaccinazione solo per le categorie a rischio. Per saperne di più sull'influenza A è possibile collegarsi al sito del ministero della Salute dove un link, www.fermailvirus.it, accompagna lungo un percorso-questionario per riconoscere i sintomi e comportarsi di conseguenza.

27 ottobre 2009

Virus A H1-N1, una vittima al Cotugno di Napoli

NAPOLI - Una persona, affetta dall'influenza A, è deceduta oggi nell'ospedale Cotugno di Napoli. Ne ha dato conferma all'Ansa il direttore sanitario dell'ospedale partenopeo, Cosimo Maiorino. Secondo quanto si apprende - ma su questo non c'é ancora conferma - l'uomo farebbe parte della categoria dei sanitari.

Si tratta della seconda vittima del virus A H1-N1 presso il nosocomio napoletano. Il 4 settembre si era fermato il cuore di D.G., uomo di 51 anni, colpito dal virus dell'influenza A H1N1, che da giorni era ricoverato in gravissime condizioni nell'ospedale. Si è trattato della prima vittima in Italia dell'influenza A, anche se in quel caso il virus è soltanto in parte responsabile del decesso che è stato determinato, soprattutto, dalle gravi patologie che già da diverso tempo affliggevano il paziente.

26 ottobre 2009

''GUARDIA MEDICA: NON CREIAMO ANSIE COLLETTIVE''

di Sergio Ortelli, Sindaco del Comune di Isola del Giglio

Leggendo La Nazione di ieri, (VISUALIZZA ARTICOLO) prendo atto che continuano gli atti di sciacallaggio politico da parte della minoranza consiliare che sulla sanità vuol creare un clima di ansia collettiva che, consentitemi di ripetere, non aiuta nessuno. E’ senza ombra di dubbio un atto irriverente nei riguardi del servizio offerto dalla Guardia Medica che, fronteggiando l’assenza cronica del secondo medico complementare (si chiama appunto “Continuità Assistenziale”), fornisce volontariamente un’assistenza che va oltre il ruolo di protocollo. Semmai si volesse aiutare la comunità sarebbe interessante sanare questa “anomalia” dei medici di guardia che spesso sono costretti ad intervenire con funzioni di medici di base facendo ricette o quant’altro, fermo restando l’imprescindibile ruolo del Dottor Schiaffino. A questo proposito abbiamo prospettato alla Direzione Asl, in mancanza di una soluzione migliore, la possibilità di trasformare in “medici di giorno” i medici di guardia, a turno settimanale, sempre che gli stessi siano d’accordo, perché alternative non ce ne stanno.

La guardia medica, a dispetto di qualcuno che vorrebbe il contrario, sta funzionando egregiamente. Normalmente le suture da ferita vengono operate dagli stessi medici di servizio al Castello anche se il protocollo prevede un ambiente sterilizzato. I medici utilizzano ferri sterilizzati personali in quanto di norma quelli a disposizione della ASL, utilizzati dal 118 fino al 30 settembre, dovrebbero essere trasferiti al Castello nei locali della guardia medica. Stranamente quest’anno non è stato così. I medici di guardia sono stati privati anche del fax. Sembra che a qualcuno piaccia questa situazione di incertezza che oramai si porta avanti da diversi anni.

Fino ad oggi omissioni sulle ferite non ce ne sono mai state e pertanto la fantasia creata ad hoc dalla minoranza non si regge in piedi ma tende a far esplodere una situazione che si trova da tempo in equilibrio per mancanza di alternative. Nessuno nasconde che la sanità gigliese soffra di problemi seri ma questo non è il modo di affrontarla. L’Amministrazione si è umilmente attivata con un progetto che ha mostrato a tutti ed ha interpellato tutta la Direzione Sanitaria per trovare soluzione alle mancanze lamentate. Attendiamo, per rispetto che si deve alla Direzione ASL, i risultati delle nostre osservazioni.

I problemi della sanità gigliese sono figli di anni inconcludenti di cui tutti dobbiamo fare ammenda. Le minoranze di allora non sono mai state coinvolte in nessun progetto sanitario e non si può pensare di coinvolgere quelle di adesso che provocano puntualmente un turbamento collettivo. Ho comunque promesso la discussione popolare ed istituzionale di argomenti così vitali per la comunità. Intanto il progetto di questa amministrazione è stato pubblicato ufficialmente su questa pagine il 7 Settembre 2009 (
VISUALIZZA PROGETTO). Se non piace basta dirlo. Io sono prontissimo a ridiscuterlo ma facendo molta attenzione: che il confronto sia senza pregiudizi e senza personalismi!

24 ottobre 2009

Guardia Medica, protesta dei medici attivati per servizio 118

AVERSA. I profondi buchi di personale ormai denunciati da tempo nell’intera sanità regionale, e particolarmente vistosi nella sanità aversana, cominciano a produrre le prime grosse storture di un sistema che non riesce proprio più a mantenere gli impegni nei confronti dell’assistenza.

I medici della Continuità assistenziale di Aversa, una volta Guardia Medica, denunciano infatti un episodio particolarmente grave capitato il 22 ottobre scorso, quando alle ore 12 la Centrale Operativa del 118 di Caserta attivava proprio la Continuità Assistenziale di Aversa chiedendo l’immediato intervento di un medico, cui veniva imposto di portarsi presso il domicilio di un utente in Piazza Bernini, visto che l’autoambulanza del 118 della postazione di Aversa inviata allo stesso indirizzo non aveva il medico a bordo.

Un iter, quello adottato dalla Centrale Operativa, un tantino strano, visto che i medici del 118 sono medici dipendenti, specificamente formati per l’emergenza, mentre quelli della Continuità Assistenziale sono medici convenzionati che continuano l’attività propria del medico di base e quindi non effettuano né emergenza, né servizio sull’ambulanza. La Centrale Operativa, che stanzia presso l’Azienda Ospedaliera di Caserta, ha comunque fatto di più, infatti, una volta arrivato sul posto, il medico di Continuità Assistenziale ha visitato il paziente, e riscontratone le gravi condizioni, contattando la Centrale Operativa stessa, veniva invitato a salire sull’ambulanza e ad accompagnare il paziente in ospedale. In pratica, trovare soluzione alla carenza di personale a qualunque costo, anche utilizzando personale non specificatamente addetto a tale mansioni.

I medici aversani ora insorgono a questo tipo di soluzioni e, con una nota al Dipartimento del Territorio e al Sindacato, stigmatizzano le soluzioni della Centrale Operativa di Caserta e chiedono lumi. I pazienti naturalmente continuano ad essere pazienti e a chiedersi “dove vuole arrivare questo sistema”.

22 ottobre 2009

Campagna vaccinale virus a-h1n1

Accordo siglato tra Regione Lazio e Sindacato Medici Italiani relativamente alla profilassi vaccinale dell’influenza A/H1N1. Contestualmente, i vertici regionali, hanno accolto alcune proposte presentate dallo Smi-Lazio: l’attivazione diurna del servizio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica) e delle Centrali di Ascolto durante il periodo di massima allerta pandemica. Nonché la possibilità, per i medici di medicina generale, di poter vaccinare i propri assistiti all’interno di strutture sanitarie adeguate, previo accordo con la Asl di riferimento. “Grazie a questo accordo saremo in grado di fornire l’utenza di tutti i chiarimenti necessari in relazione al vaccino contro il virus A-H1N1 – ha dichiarato Paolo Marotta, esponente dello Smi-Lazio – Ma è altrettanto importante sottolineare che, il rischio della nuova influenza, é strettamente legato alla concomitanza di pluri-patologie di soggetti con un quadro clinico già compromesso. Auspichiamo, inoltre – conclude il sindacalista - che il numero verde messo a disposizione dei cittadini dalla Regione Lazio per informazioni su cause e effetti dell’influenza A-H1N1, venga gestito in un’ottica di riorganizzazione complessiva di tutto il sistema sanitario territoriale; e non solo come un occasionale e inutile call-center. Lo Smi-Lazio ringrazia, pertanto, Salvatore Calabretta direttore alle politiche della prevenzione e sicurezza sul lavoro e Amalia Vitagliano, politiche della prevenzione e sicurezza sul lavoro per la preziosa e proficua collaborazione, grazie alla quale è stato possibile definire i vari aspetti tecnici della trattativa”.

18 ottobre 2009

Ecco le linee guida!!!!

Viste le richieste ed in considerazione del fatto che ci sarà bisogno ancora di qualche giorno per la stampa e diffusione del vademecum sulla pandemia pubblicato da FIMMG Continuità Assistenziale provo a pubblicare un link "http://issuu.com/silvestroscotti/docs/versione_9__strumenti_per_la_gestione_della_pandem?viewMode=magazine" con il testo che sarà distribuito sottolineando che rappresenta un primo step alla composizione delle linee guida nazionali e regionali previste dall'ACN. Infatti come proposto dal Segretario Regionale Settore Continuità Assistenziale del Lazio dott. Aldo Sotira ed approvato dal Consiglio Nazionale svolto durante il 64° Congresso Nazionale FIMMG, già dal prossimo Consiglio Nazionale la FIMMG CA creerà dei gruppi di lavoro regionali per la definizione di linee guida per il setting della Continuità Assistenziale definendoli attraverso aree di patologia.
Silvestro Scotti
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16 ottobre 2009

Il Sindacato dei Medici Italiani chiede la messa a norma delle sedi dell’ex Guardia Medica al limite della decenza igienico-sanitaria

Mancata applicazione della Legge 626 (relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro) e condizioni igieniche al limite della decenza. Questo il quadro desolante relativo alle postazioni di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) emerso a seguito di una task-force condotta dalla Asl di Bari lo scorso mese di maggio. In seguito a tale supervisione da parte dell’Azienda sanitaria locale, non vi è stata alcuna ristrutturazione o messa norma delle suddette postazioni.

Una situazione che desta non poche preoccupazioni, rendono noto i sindacalisti del Sindacato dei Medici Italiani (Smi-Puglia), anche in vista degli eventuali interventi relativi alla diffusione dei virus influenzali. “Lo Smi-Puglia chiede, a chi di competenza, una decisiva svolta nella ristrutturazione complessiva delle sedi di Continuità Assistenziale – dichiara Carlo Autorino, sindacalista del Sindacato dei Medici Italiani della sezione Puglia - E’ assurdo che un servizio sanitario essenziale per l’utenza non possa tutelare, in maniera dignitosa, la salute dei cittadini che vi fanno quotidianamente riferimento.

Basti pensare ai locali privi di condizioni igienico-sanitarie in cui i medici sono costretti a svolgere il proprio turno, ma anche a ricevere e visitare i pazienti.

Recenti notizie di cronaca hanno riportato casi di contagio del virus‘A-H1N1’; motivo per cui gli specialisti raccomandano massima igiene e precauzione, proprio per evitare una ulteriore diffusione della nuova influenza.

Ma poi, paradossalmente, ci si ritrova a far riferimento a strutture sanitarie prive di quelle norme igieniche basilari ed elementari.. Inoltre – conclude Carlo Autorino - auspichiamo nella celere integrazione tra Continuità Assistenziale e Assistenza Primaria; una clausola di grande rilevanza per il sistema sanitario territoriale contenuta nell’Accordo integrativo regionale (AIR), ma non ancora portata a compimento. Nonostante siano passati quasi due anni dalla firma dell’AIR”.
Smi-Puglia Ufficio Stampa.

Bari, Smi-Puglia: postazioni di continuità assistenziale alla deriva
Il Sindacato dei Medici Italiani chiede la messa a norma delle sedi dell’ex Guardia Medica al limite della decenza igienico-sanitaria.

Mancata applicazione della Legge 626 (relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro) e condizioni igieniche al limite della decenza. Questo il quadro desolante relativo alle postazioni di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) emerso a seguito di una task-force condotta dalla Asl di Bari lo scorso mese di maggio. In seguito a tale supervisione da parte dell’Azienda sanitaria locale, non vi è stata alcuna ristrutturazione o messa norma delle suddette postazioni.

Una situazione che desta non poche preoccupazioni, rendono noto i sindacalisti del Sindacato dei Medici Italiani (Smi-Puglia), anche in vista degli eventuali interventi relativi alla diffusione dei virus influenzali. “Lo Smi-Puglia chiede, a chi di competenza, una decisiva svolta nella ristrutturazione complessiva delle sedi di Continuità Assistenziale – dichiara Carlo Autorino, sindacalista del Sindacato dei Medici Italiani della sezione Puglia - E’ assurdo che un servizio sanitario essenziale per l’utenza non possa tutelare, in maniera dignitosa, la salute dei cittadini che vi fanno quotidianamente riferimento. Basti pensare ai locali privi di condizioni igienico-sanitarie in cui i medici sono costretti a svolgere il proprio turno, ma anche a ricevere e visitare i pazienti.

Recenti notizie di cronaca hanno riportato casi di contagio del virus‘A-H1N1’; motivo per cui gli specialisti raccomandano massima igiene e precauzione, proprio per evitare una ulteriore diffusione della nuova influenza. Ma poi, paradossalmente, ci si ritrova a far riferimento a strutture sanitarie prive di quelle norme igieniche basilari ed elementari..

Inoltre – conclude Carlo Autorino - auspichiamo nella celere integrazione tra Continuità Assistenziale e Assistenza Primaria; una clausola di grande rilevanza per il sistema sanitario territoriale contenuta nell’Accordo integrativo regionale (AIR), ma non ancora portata a compimento. Nonostante siano passati quasi due anni dalla firma dell’AIR”.

Smi-Puglia Ufficio Stampa
349/ 21.19.335

Continuità Assistenziale: il nuovo nome della Guardia Medica. Né guardia né, tanto meno, medica

Post e lettera di protesta di un cittadino Lombardo

15 ottobre 2009

Visita o ricovero? Da Fimmg Vademecum per guardia medica su influenza A

Roma, 14 ott. (Adnkronos Salute)

Le indicazioni per gli interventi più opportuni in caso di sintomi di influenza, ma anche un supporto per dare adeguate informazioni di prevenzione ai pazienti. E' il vademecum per i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) presentato oggi al congresso nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), per la gestione della pandemia da virus A/H1N1 da parte dei medici che si trovano in prima linea a dover rispondere all'emergenza, con visite domiciliari, ambulatoriali ma soprattutto richieste di informazioni su come evitare il contagio o superare l'infezione.
Il vademecum - spiegano i camici bianchi della Fimmg - vuole essere uno strumento di rapida consultazione per supportare le attività di educazione sanitaria, di gestione clinica e di consulto che i medici della continuità assistenziale saranno sempre più pressantemente chiamati ad affrontare. Le indicazioni sono state messe a punto - si precisa in una nota - attraverso la sintesi dei contenuti più significativi della letteratura scientifica, delle linee guida nazionali e delle disposizioni normative pubblicate nelle ultime settimane. L'opuscolo propone, in particolare: - l'uso di schede analitiche di valutazione differenziate per il paziente adulto e per il bambino, in modo da assicurare l'intervento più appropriato (contatto telefonico, visita e trattamento); - l'adozione del Pandemic Medical Early Warning Score (PMEWS), citato dalle linee guida nazionali per la gestione dell'influenza come criterio per decidere l'ospedalizzazione e, soprattutto, come strumento di comunicazione con il medico di famiglia ed il pediatra che hanno in carico il paziente.
Nel caso di un'eventuale pandemia, ottimizzare l'impiego delle risorse umane - spiegano i medici della Fimmg - rappresenta il punto di forza per il superamento del periodo di massima diffusione. Per la Fimmg la ricerca di un sistema codificato di gestione degli interventi, soprattutto per quanto riguarda il ricovero - proposta fatta dal sindacato alle unità di crisi - è l'unica soluzione possibile per potenziare la collaborazione tra diversi settori della sanità e ridurre le conflittualità tra i sistemi assistenziali territoriali e ospedalieri.

14 ottobre 2009

Al Congresso Nazionale FIMMG, VADEMECUM PER LA PANDEMIA

Presentate le linee guida e la codifica degli interventi in corso per i medici di Continuità Assistenziale (Ex Guardia Medica)

I Medici di Continuità Assistenziale - quella che una volta era la Guardia Medica - si attrezzano a fronteggiare l’aumentata richiesta assistenziale che potrebbe determinarsi con la diffusione dell’Influenza A/H1N1v nel nostro paese con visite domiciliari, ambulatoriali ma soprattutto richieste di informazioni su come evitare il contagio o superare l’infezione. Per questo è già pronta una guida/vademecum, che è stata presentata in mattinata al congresso nazionale della FIMMG, per la gestione della pandemia A/H1N1v rivolta ai medici di Continuità assistenziale. Nel caso di un’eventuale pandemia l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse umane rappresenterà l’elemento critico per il superamento del periodo di massima diffusione. La ricerca di un sistema codificato di gestione degli interventi, soprattutto riferita all’evento “ricovero”, rappresenta la proposta di FIMMG alle unità di crisi sulla pandemia come unica soluzione possibile al potenziamento delle sinergie ed alla riduzione delle conflittualità nel confronto tra i sistemi assistenziali territoriali e ospedalieri. Si tratta dunque di un primo contributo alla definizione di Linee Guida e Protocolli di triage specifici per il servizio, ad oggi assenti nonostante già dal 2005 l’ACN ne prevedesse l’introduzione.
Per questo motivo, attraverso la sintesi dei contenuti più significativi della letteratura scientifica, delle linee guida nazionali e delle disposizioni normative pubblicate nelle ultime settimane, si è pensato di offrire ai Medici uno strumento di rapida consultazione per supportarne le attività di educazione sanitaria, di gestione clinica e di counseling che saranno sempre più pesantemente chiamati ad affrontare. L’opuscolo propone, in particolare:
  • l’utilizzo di schede analitiche di valutazione differenziate per il paziente adulto e pediatrico, finalizzate ad assicurare l’appropriatezza dell’intervento (contatto telefonico, visita e trattamento);
  • l’adozione del Pandemic Medical Early Warning Score (PMEWS), citato dalle linee guida nazionali per la gestione dell’influenza quale criterio di ospedalizzazione e, soprattutto, quale strumento di comunicazione essenziale alla integrazione relazionale ed operativa con il Medico di Famiglia ed il Pediatra che hanno in carico il paziente, punto irrinunciabile per FIMMG nello sviluppo della Medicina di Assistenza Primaria.

(da Fimmg Nazionale - a breve news sul sito fimmgCA)

7 ottobre 2009

Avviata la ristrutturazione della Guardia Medica

Lamezia Terme - Iniziati i lavori di ristrutturazione dei locali della guardia medica nell'ex comune di Sambiase.
L'intervento, che interesserà l'intero edificio di via Paolino Cerra, rientra nel Piano triennale della opere pubbliche 2008-2010 per un importo complessivo di 250 mila euro. Lo ha reso noto l'amministrazione comunale.
Si tratta di un'opera significativa e di grande importanza per l'amministrazione cittadina guidata dal sindaco Gianni Speranza «che desiderava - spiega in un comunicato stampa - restituire al più presto alla comunità lametina un servizio necessario e una struttura completamente rivolta alla salute dei cittadini».
Si tratta del servizio di continuità assistenziale, come sono oggi definite le guardie mediche secondo la carta dei servizi, che garantisce al cittadino residente nel distretto di competenza, la continuità dell'assistenza sanitaria di base (medico di famiglia e pediatra di libera scelta), nelle ore notturne e nei giorni prefestivi e festivi per prestazioni non differibili.
«Sono molto contento – ha detto il sindaco della città della Piana Gianni Speranza – perché in questo modo offriamo una struttura consona ai bisogni della comunità, dove sarà possibile effettuare vaccini e dove anziani e bambini potranno trovare maggiore assistenza».
I lavori prevedono - informa l'amministrazione comunale - il ripristino estetico delle facciate, in rapporto al sito al quale il fabbricato appartiene, ossia il centro storico di Sambiase e quindi il mantenimento del "linguaggio architettonico" del singolo manufatto; rapportare l'edificio agli schemi legislativi vigenti, il tutto nell'ottica di un miglioramento della fruibilità da parte dell'utenza.
Nello specifico si tratta di realizzare i seguenti interventi: ristrutturazione interna atta ad armonizzare la disposizione di ambulatori ed uffici; l'abbattimento delle barriere architettoniche; il rifacimento dei servizi igienici; realizzazione nuova pavimentazione; sostituzione infissi.
E ancora: revisione impianto idrico-sanitario; adeguamento impianto elettrico; impianto termico: pannelli radianti.
Per favorire l'accesso ai disabili, l'ingresso principale è stato spostato sul fronte laterale; inoltre sono previste apertura di uscite di sicurezza in corrispondenza dei punti di fuga dell'edificio.
La dotazione minima di ambienti per l'attività ambulatoriale rispettata durante la progettazione definitiva di ristrutturazione consiste: sala per l'esecuzione delle prestazioni; spazi per attesa, accettazione, attività amministrative; servizi igienici; spazio/locale per la refertazione.
Un intervento innovativo della struttura che offrirà locali adeguati per rendere un servizio utile ai cittadini e non solo.
Anche le professionalità mediche impegnate nella postazione infatti potranno svolgere il loro servizio il luoghi dignitosi ed attrezzati per dare sempre più risposte all'utenza. La guardia medica è un servizio di alta professionalità che dà risposte concrete alla domanda di sanità.

1 ottobre 2009

French budget crisis


After last year's shortfall of €6·31 billion in the health budget, France's health-care system is in financial crisis. Budget Minister Eric Woerth predicted the deficit to reach €10 billion this year, rising to €15 billion in 2010. Cost-saving options being considered by the government include increasing patients' charges for hospital stays by €4 per day and cutting reimbursement for drugs such as aspirin by 20%.

INFLUENZA A (H1N1): ACCORDO CON MEDICI E PEDIATRI DI FAMIGLIA

Il Piemonte punta sull'istituzione del triage telefonico da parte dei medici e dei pediatri di famiglia, sul potenziamento della guardia medica e sull'apertura prolungata degli ambulatori pediatrici per fare fronte all'arrivo della nuova influenza A/H1N1.
E' quanto previsto da due protocolli d'intesa firmati nei giorni scorsi dall'Assessorato alla tutela della salute e sanità e dalle organizzazioni sindacali Fimmg (Federazione italiana medici medicina generale) e Fimp (Federazione italiana medici pediatri), in cui vengono definite le misure di contrasto alla malattia che si dovranno attivare sul territorio regionale in caso di una sua ampia diffusione.

Gli accordi stabiliscono che, qualora i dati della sorveglianza epidemiologica evidenzino un picco di sindromi influenzali riconducibili al virus A/H1N1, l'Unità di crisi regionale possa attivare un piano straordinario di rafforzamento delle cure primarie territoriali, che prevede innanzitutto che i medici di famiglia siano contattabili telefonicamente dai propri assistiti dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 14.00, cioè quattro ore in più rispetto al consueto orario dalle 8.00 alle 10.00.
Il medico o un suo sostituito dovrà rispondere direttamente, per garantire ai cittadini la possibilità di ricevere le informazioni e le indicazioni terapeutiche di cui necessita. Nel caso di impossibilità di risposta immediata, il medico dovrà� provvedere a richiamare entro un'ora il suo paziente.
Dalle 14.00 alle 20.00, invece, a essere reperibili telefonicamente saranno i medici di continuità assistenziale, servizio normalmente attivo solo a partire dalle 20.00. Oltre che prolungata, l'attività della guardia medica sarà anche incrementata nei giorni prefestivi, festivi e notturni, con l'aumento degli organici a disposizione. A tal fine, il testo sottoscritto oggi autorizza tutta una serie di deroghe alle regole sugli orari e sui carichi di lavoro dei medici previsti dal contratto di categoria.

Per i bambini, invece, i pediatri di famiglia, che per contratto già garantiscono la contattabilità telefonica dal lunedì al venerdì fino alle 19.00, estenderanno questa disponibilità anche al sabato, dalle 8.00 alle 14.00. Inoltre, i professionisti che operano in studi singoli dovranno assicurare l'apertura dell'ambulatorio, oltre che nel solito orario già definito, 3 ore in più il lunedì e il venerdì, mentre coloro che lavorano in gruppo dovranno passare dalle attuali 5 alle 8 ore giornaliere, dal lunedì al venerdì. Il sabato, invece, sarà attivato sul territorio di ciascun Distretto un punto di assistenza pediatrica aperto 4 ore al mattino e 4 al pomeriggio.
"Con questi accordi" spiega l'assessore alla tutela della salute e sanità, Eleonora Artesio "saremo in grado di garantire alla popolazione un'assistenza sul territorio H24 in caso di epidemia influenzale, così come richiesto dal vice ministro alla Salute, Ferruccio Fazio. Il nostro obiettivo, in vista di un forte aumento della domanda di informazioni e di cure, è quello di fare in modo che i cittadini trovino una risposta sanitaria adeguata vicino a casa, evitando ricorsi massicci e inappropriati al pronto soccorso, che è un servizio di emergenza da utilizzare solo in casi gravi e urgenti. Tra l'altro, recarsi in un ambulatorio o in un ospedale con i sintomi influenzali significa contribuire alla diffusione dell'infezione. E per contro, se non si è davvero malati, si rischia di contrarre il virus a causa del contatto con persone infette. La cosa migliore, dunque, è che sia il medico o il pediatra di famiglia, attraverso una sorta di triage telefonico, a valutare i sintomi del paziente, a prescrivere le eventuali terapie e a decidere se sia utile una visita domiciliare o in studio o ancora un ricovero".

Per quanto riguarda, invece, le vaccinazioni, Assessorato e Fimmg hanno concordato che siano le Asl, attraverso i propri servizi, a farsi carico della vaccinazione degli adulti contro il virus A/H1N1, mentre tutta l�attivit� di immunizzazione contro l�influenza stagionale per i soggetti non interessati dalla campagna per la nuova influenza, sar� effettuata dai medici di famiglia. Con la Fimp, invece, si � stabilito che i pediatri collaborino a entrambe le vaccinazioni, secondo le diverse modalit� gi� in atto in ciascuna Azienda.

L�offerta vaccinale contro il virus della nuova influenza, secondo quanto previsto da due ordinanze ministeriali, sar� rivolta in ordine di priorit� a:
  • personale sanitario e socio-sanitario; personale delle forze di pubblica sicurezza e della protezione civile; personale del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco del Ministero dell�Interno, personale delle Forze Armate; personale che assicura i servizi pubblici essenziali di cui alla legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazioni, secondo piani di continuit� predisposti dai datori di lavoro o per i soggetti autonomi dalle Amministrazioni competenti; donatori di sangue periodici;
  • donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza; donne che hanno partorito da meno di 6 mesi o, in loro assenza, la persona che assiste il bambino in maniera continuativa;
  • persone affette da malattie croniche da 6 mesi a 65 anni, nonch� i soggetti con meno di 24 mesi nati gravemente pretermine;
  • bambini di et� superiore a 6 mesi che frequentano l�asilo nido; minori che vivono in comunit� o istituzionalizzati;
  • persone di et� compresa tra pi� di 6 mesi e 17 anni, non incluse nei precedenti punti, sulla base degli aggiornamenti della scheda tecnica autorizzativa dall�EMEA;
  • persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei precedenti punti.