17 giugno 2009

Smi "firma critica" sulla Convenzione

Arriva anche la firma dello Smi sulla nuova Convenzione della medicina generale. Il consiglio nazionale del Sindacato medici italiani, dopo un lungo dibattito, ha deciso di apporre una "firma critica" sull'accordo ma il sindacato annuncia battaglia a livello regionale

A riferirlo è il segretario nazionale del sindacato, Salvo Calì, che precisa: "Abbiamo firmato perché è necessario partecipare alla trattative regionali e perché è importante monitorare cosa si farà effettivamente sul territorio".

Calì ribadisce le ragioni della ferma opposizione a questo accordo e indica la futura linea sindacale per arginare le conseguenze negative della nuova convenzione. "Sul territorio, in tutta Italia, in assemblee e nei futuri tavoli regionali e aziendali, lo Smi continuerà l"operazione verità', una campagna di informazione per difendere i medici di medicina generale (di famiglia, del 118, dei servizi, di continuità assistenziale) da una convenzione povera e pasticciata, punitiva e piena di carichi burocratici".

Per il numero uno dello Smi, la "svolta epocale nelle cure primarie, come viene presentata da alcuni sindacalisti sui media, si rivelerà un bluff, un'illusione". Il motivo è la mancanza di capitali. "Non ci sono risorse - spiega Calì - e quindi difficilmente vedremo miracoli, sia dal punto di vista della riorganizzazione dei servizi che da quello dell'innovazione tecnologica.

Con grande delusione dei cittadini che si aspettano l'h24, e con grave danno per i medici che vedono il loro lavoro crescere in modo esponenziale e la busta paga ridursi al minimo (non il 4,80% dichiarato, ma meno del 3% è l'incremento reale)".

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