11 marzo 2011

Anche per medici lavoro notturno riconosciuto usurante

Roma, 10 mar. (Adnkronos Salute) - "Finalmente anche il lavoro notturno in sanità sarà considerato usurante. Si tratta di un obbiettivo da noi sempre perseguito e per il quale finalmente raggiungiamo un primo risultato, anche se con diverse limitazioni". Ad affermarlo sono Cecilia Taranto e Massimo Cozza, rispettivamente segretaria nazionale Fp Cgil e segretario nazionale Fp Cgil medici, dopo il via libera da parte della Commissione Lavoro della Camera del decreto sui lavori usuranti. "Con l'imminente approvazione definitiva del decreto legislativo in attuazione della legge 183 del 2010 - sottolineano in una nota i due sindacalisti - è in arrivo per la prima volta una regolamentazione organica dei benefici pensionistici per i lavori particolarmente usuranti, tra i quali rientrerà anche il lavoro notturno dei dipendenti in sanità, a partire da medici e infermieri. Chi svolge da 64 a 71 turni notturni annui potrà andare in pensione un anno prima, da 72 a 77 notti due anni prima e da 78 notti in poi con tre anni di anticipo. Per le pensioni con decorrenza entro il 2017 il beneficio potrà essere concesso solo a chi ha svolto il lavoro notturno in modo regolare e continuativo per almeno sette anni negli ultimi dieci di lavoro. Dal 2018 il lavoro notturno dovrà essere svolto per metà della vita lavorativa complessiva". Per Cozza e Taranto permangono però delle criticità. "Rimane - spiegano - il nodo delle risorse finanziarie disponibili già programmate, che potrebbero essere insufficienti facendo scattare criteri di priorità in ragione della maturazione dei requisiti. In sanità, inoltre, rischiano di essere esclusi i medici di guardia medica e tutti coloro che svolgono lavoro precario non dipendente. Continueremo pertanto a batterci - concludono - per garantire il diritto al riconoscimento di attività usurante, con i conseguenti benefici pensionistici, a tutti coloro che svolgono in modo costante il lavoro notturno in sanità, convenzionati e precari compresi".

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