17 luglio 2010

Approvato in Conferenza Stato Regioni ACN Medicina Generale

Durante la riunione dell'8 luglio u.s. è stato approvato l'ACN della Medicina Generale biennio 2008-2009, tale approvazione risolve i dubbi di chi pensava che la finanziaria 2010 avrebbe di fatto bloccato tale rinnovo contrattuale e dimostra pienamente la necessità dello sforzo effettuato da FIMMG per una immediata discussione per tale biennio che ne portò alla firma nei mesi scorsi, con le successive firme critiche, tecniche o coatte come qualche altro sindacato le ha giustificate. E' evidente che la firma da parte di FIMMG si potrebbe solo definire come "firma responsabile":
- verso una categoria
- verso un sistema assistenziale territoriale
- verso un paese
La parola adesso agli accordi integrativi regionali.

16 luglio 2010

Caldo: Guardia medica in affanno, triplicate chiamate ma strutture inadeguate

Roma, 15 lug. (Adnkronos Salute) - Servizi di Guardia medica in affanno in questi giorni di afa. Le chiamate, complice l'afa, sono triplicate superando il milione e mezzo per i 4 mila medici in servizio di notte - dalla 20 alle 8 del mattino - e nei week end, quando devono garantire la continuità delle cure ai cittadini nelle ore in cui sono chiusi gli ambulatori dei medici di famiglia e dei pediatri. Ma le strutture sono inadeguate, spiega Silvestro Scotti, segretario nazionale della continuità assistenziale della Federazione dei medici di medicina generale ((Fimmg). "La maggioranza delle postazioni - precisa all'Adnkronos Salute - non è dotata di aria condizionata. Difficile soccorrere persone che hanno malori per il caldo".
"In media - stima Scotti - i medici di turno, in condizioni normali, hanno circa 10-15 chiamate per turno. In queste giorni si è arrivati a 30-45 chiamate per medico". Tutto questo in "situazioni di assolute disagio". "C'è un'emergenza calore anche per le strutture - ironizza Scotti - che oltre ad essere poco attrezzate in generale mancano di aria condizionata, e non sono adatte a un'attività di assistenza con queste temperature".

12 luglio 2010

Guardie mediche, soccorso dimezzato: dovrebbero essere 714, sono 312 Dieci minuti l'attesa media al telefono.

Caldo e medici di famiglia in ferie, centralini e pronto soccorso presi d'assalto
Il Messaggero
di Laura Bogliolo e Luca Brugnara

ROMA (11 luglio) - «Ci scusiamo per il protrarsi dell’attesa, le persone in coda sono ...». Chiamare la guardia medica nei weekend d’estate può trasformarsi in un’esperienza da dimenticare, anche perché a Roma e provincia c’è solo una guardia medica per circa 13mila abitanti (dovrebbe essercene uno ogni 6.500). Si può aspettare fino a 18 minuti, addirittura trovare la linea isolata se l’emergenza scatta tra le 00.30 e l’una di notte. Non va meglio se si decide di andare al pronto soccorso dove le attese notturne possono arrivare fino a 4 ore. L’aumento dei malori per il caldo, il taglio al personale infermieristico scattato in alcuni ospedali mettono in crisi la sanità d’emergenza. Anche perché in alcuni casi la mancanza di infermieri porta al taglio dei posti letti nei reparti e all’attesa (anche 2-3 giorni) nel pronto soccorso prima che si liberi un posto.

La guardia medica. Nella centrale di ascolto del Comune di Roma ci sono 8 linee. Secondo la rilevazione fatta dal Messaggero su 24 tentativi fatti tra le 20.30 di venerdì e le 17 di ieri al numero 06.570600, 22 volte si resta in attesa in media per 10 minuti e per due volte la linea è isolata. Alle 21.30, con 5 persone in linea, si arriva a 16 minuti in attesa. La risposta è sempre gentile. «Scusi per la lunga attesa - spiega uno dei medici - in questi giorni, con l’afa, le telefonate sono numerose». La situazione più critica tra le 0.30 e l’1: la linea è isolata. «Può succedere - afferma un medico - soprattutto se si chiama dai cellulari in caso di sovrapposizione di telefonate». Nella mattina e il pomeriggio l’attesa è stata tra i 9 e i 14 minuti.

Sotto organico. «Le guardie mediche sono sotto organico» spiega Aldo Vittorio Sotira, responsabile regionale e provinciale del Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia) del settore continuità assistenziale (ossia le guardie mediche). «Secondo il contratto integrativo regionale del 2006 a Roma dovrebbe esserci una guardia medica ogni 6.500 abitanti, nella provincia (esclusa Roma) una ogni 5.000, in media complessivamente dovrebbero essere 714 invece sono solo 312». Capita così che «a Ostia ci sono nove medici di guardia, ma dovrebbero essere una ventina». Stessa situazione secondo Sotira all’Eur, al Tuscolano e al Tiburtino.

I pronto soccorso. Attese fino a 4 ore di notte e taglio dei posti letto che ricadono sul lavoro nei pronto soccorso. «L’assenza di posti letto nei reparti per mancanza di infermieri provoca attese di 2-3 giorni al pronto soccorso - spiega Adolfo Paganelli, responsabile Dea del Policlinico Casilino - la novità è che questa criticità tipica della zona Est di Roma si sta estendendo in altri ospedali, come il San Camillo». Allarme da Andrea Ciolli, responsabile del reparto di Cardiologia d’urgenza dell’ospedale Sandro Pertini. «Nel mio reparto ci sono 10 posti letto - spiega Ciolli, che è anche responsabile aziendale Cgil nella struttura - la prossima settimana diventeranno probabilmente 5 per la mancanza del personale infermieristico e ci saranno gravi ricadute sul pronto soccorso».

Senza barelle, il 118 bloccato. Ieri mattina un operatore del 118 denunciava di essere rimasto bloccato per 4 ore al pronto soccorso del San Camillo «perché all’ospedale mancavano barelle e abbiamo dovuto lasciare la nostra».

Attese e caldo. Al San Camillo venerdì sera le attese erano estenuanti. «Sono arrivata alle 19.30 - racconta Adele Morsucci - mia sorella è un codice bianco e sono quattro ore che aspettiamo». Alcuni pazienti denunciano anche l’assenza di aria condizionata nei reparti di chirurgia d’urgenza e ortopedia della struttura. Caldo e attese anche al Policlinico Umberto I. Intorno a mezzanotte 23 le persone visitate, 17 in attesa. «L’afflusso in estate aumenta del 15-20% - dichiara uno degli infermieri - con 15-20 persone all’ora». Al San Giovanni all’una di notte, 19 le persone in attesa, altrettante dentro.

Pochi medici nelle ambulanze. «Molte chiamate al 118 potrebbero essere risolte a domicilio se ci fossero più medici nelle ambulanze - conclude Sotira - ma a Roma e provincia di notte ci sono solo 4 mezzi del 118 con medici a bordo».

7 luglio 2010

Segreteria Regionale Veneto

Carissimi amici,
da fine marzo la Regione Veneto non ha più una Segreteria Regionale CA.
L'ultimo esecutivo regionale ha di fatto sfiduciato il sottoscritto non volendo discutere il primo punto all'odg e cioè la discussione ed approvazione del verbale dell'assemblea che eleggeva il segretario.

Nel mio anno di segreteria di settore, vissuto all'interno di una diatriba tra l'assistenza primaria che di fatto ha congelato le trattative regionali, i dati sono stati:

  • circa 50 discussioni aperte (a fronte di una decina di risposte) in plenaria sul gruppo di discussione della segr regionale inerenti problematiche locali da risolvere presso varie ASL.
  • Richiesta e partecipazione (1 anno fermi grazie alla paralisi politica) ai comitati regionali dove grazie al segretario i distacchi sindacali vengono riconosciuti come giusto che sia anche ai medici di CA.
  • Apertura dei tavoli di trattativa sui patti presso aziende dove la CA non era nemmeno considerata.
  • Partecipazioni a Segreterie Regionali mantenendo la neutralità politica del Settore.
  • Patecipazione ad incontri Scientifici portando i dati di attività del Settore sul teritorio.
  • Fondazione della Sezione e nomina dell'Esecutivo presso la Provincia di Belluno (storicamente senza Settore).
Di patti regionali non se ne parla a tutt'oggi nemmeno per la Primaria.

Una delle accuse dei voltagabbana, dopo quella gravissima ed infondata di aver venduto il Settore alle correnti politiche del momento (la neutralità del Settore è stata considerata schieramento contro la Segreteria Generale vigente....????????), è stato la scarsa attività della segreteria.
A voi le conclusioni (tutti i dati sono a vostra disposizione)

La mia domanda è:
il presidente nazionale di settore nonchè ex vicesegretario regionale che mi ha accusato di immobilismo ha dichiarato che avrebbe convocato, a norma di statuto, l'assemblea elettiva entro 15 giorni.
Sono passati 4 mesi e non si è mosso nulla.

E' questa l'energia e l'operatività di cui abbiamo bisogno?
E' normale che una Regione stia senza Segreteria di Settore?

A voi la risposta.

Un caro saluto
GG