16 settembre 2012

Mozione finale Consiglio Nazionale Generale FIMMG


Il Consiglio Nazionale della FIMMG, riunito a Roma in data 15 Settembre 2012 presso l’Hotel Sheraton Roma, sentita la relazione del Segretario Generale Nazionale Giacomo Milillo sulla situazione politico sindacale, la

APPROVA.

Il Consiglio Nazionale della FIMMG

ESAMINATO

l’Articolo 1 del  Decreto Legge 13 settembre 2012, n. 158 sottolinea come al suo interno ci siano alcune proposizioni cardine della Ri-Fondazione della Medicina Generale: l’introduzione del ruolo unico e dell’accesso unico, il richiamo ad alcuni principi utili alla ristrutturazione del compenso.

RIBADISCE

l’impegno della FIMMG nel proseguire la sorveglianza dell’iter di approvazione del Decreto di cui sopra e la disponibilità a confrontarsi con le opportunità che ne derivino.

Il Consiglio Nazionale della FIMMG, sull’art. 11 bis Legge 135/2012 in materia di prescrizione per principio attivo,

PRENDE ATTO

della costituzione del Tavolo Tecnico, richiesto dal Sindacato e dalla FNOMCEo, nel quale affrontare e dare soluzione a incertezze interpretative, ma che si ribadisce debba anche essere allargato alle problematiche generali della prescrizione.

Il Consiglio Nazionale della FIMMG

CHIEDE

al Ministro della Salute di rivedere le regole che sono state divulgate da SOGEI riferite ai flussi informativi per il progetto ricetta elettronica/tessera sanitaria in materia di prescrizione per principio attivo, in quanto del tutto in contrasto con i disposti dell’art. 11 bis Legge 135/2012.


Il Consiglio Nazionale della FIMMG

CONDIVIDE

la proposta per la creazione di  un progetto FIMMG Nazionale di interconnessione telematica tra Medici di Medicina Generale, ritenendo fondamentale lo scambio informatico ed amministrativo dei dati e l’aggiornamento alle nuove tecnologie, pertanto

DA’ MANDATO 

al Segretario ed all’Esecutivo Nazionale di proseguire nella realizzazione del progetto e della società denominata NetMEDICAItalia a socio unico FIMMG Nazionale.

Il Consiglio Nazionale della FIMMG

RIAFFERMA

la necessità di proseguire il dialogo con tutte le Organizzazioni sindacali del mondo medico, al fine di perseguire obiettivi di comune interesse della professione e di contrasto alla deriva impositiva istituzionale sull’assistenza e sulla categoria, pertanto

PROMUOVE L’INIZIATIVA

della Manifestazione Nazionale Intersindacale indetta per il 27 ottobre 2012 a Roma.

Il Consiglio Nazionale della FIMMG

RECEPISCE

come utile la partecipazione della FIMMG alla Consulta delle Società Scientifiche per la Riduzione del Rischio Cardiovascolare, come approvato dalla Segreteria Nazionale del 14 Settembre 2012.

5 settembre 2012

Comunicazione del Segretario Generale Nazionale FIMMG, Dr. Giacomo Milillo


Roma, 05 Settembre 2012


Agli iscritti Fimmg
E p.c.:
Ai Legali Rappresentanti Software House – Gestionali di Studio per la Medicina Generale

Caro Collega,
pur se fortemente impegnati nella sorveglianza del delicato passaggio politico e istituzionale vissuto dalle modifiche dell’Articolo 8, stiamo lavorando alla definizione di atti documentali che, grazie alla concertazione tra tutti i portatori di interesse e le rappresentanze delle varie professionalità impegnati nella filiera prescrittiva, consentano di affrontare in maniera unitaria oltre che efficace le difficoltà interpretative e attuative determinate dall’emanazione dei recenti dispositivi di legge in tema di prescrizione per principio attivo.
Prendiamo atto con soddisfazione, e per questo esprimiamo loro il nostro sentito ringraziamento, dell’atteggiamento collaborativo assunto dalle Software House nel determinare solo piccoli aggiustamenti seppur non ottimali e di attendere per l’emissione di adeguamenti degli applicativi le indicazioni che dovranno essere fornite anche sulla base degli indispensabili chiarimenti nati dal confronto con le Istituzioni responsabili.
Siamo in attesa di ricevere nel corso della prossima settimana indicazioni relative alla convocazione del tavolo tecnico ministeriale annunciato dallo stesso Ministro della Salute nelle scorse settimane e al momento passato in subordine per la discussione in Consiglio dei Ministri del cosiddetto "Decretone Sanità".
Dal confronto dovranno trovare soluzione diversi punti critici.
L’emanazione delle recenti norme in modo assolutamente avulso dal contesto legislativo esistente ne rende necessaria una interpretazione misurata e che tenga conto del combinato disposto delle norme fissate dai precedenti dispositivi legislativi.
Il testo varato presenta diversi passaggi il cui contenuto è puramente descrittivo e non specificatamente tecnico; questo potrebbe determinare comportamenti prescrittivi differenziati in base a scelte che attengono alla sfera professionale di ciascuno.
In tale condizione non è possibile accettare che l’atto prescrittivo sia gestito esclusivamente sulla base di automatismi informatici potenzialmente in grado di determinare comportamenti impropri facilmente tracciabili e valutabili e le cui ricadute sanzionatorie sulla base della responsabilità professionale connessa all'atto di prescrizione di un farmaco sarebbero esclusivamente in carico ai medici.
Sfrutteremo fino all’ultimo giorno, ovvero il 13 settembre 2012, concesso dal periodo di latenza applicativa delle nuove norme sancito da quanto previsto in ACN e più volte ricordato nel corso degli ultimi giorni con comunicati e lettere agli iscritti e alle Istituzioni, per individuare soluzioni tecniche e operative che sulla base di una linea unitaria condivisa dal maggior numero di attori possibili, mettano tutti in primis i nostri iscritti, medici di famiglia e medici di continuità assistenziale, ma di fatto tutti i medici prescrittori, utilizzanti o no un supporto informatico, nella condizione di operare in sicurezza e di contenere i rischi derivanti sia da una minore qualità professionale molte volte non percepita nell'automatismo informatico, e quindi offerta nostro malgrado agli assistiti, sia rispetto ai rischi professionali che potrebbero derivare da errori applicativi.
Cordiali saluti.

3 settembre 2012

COMUNICATO FIMMG: LE REGIONI STRAVOLGONO LA PROPOSTA DI RIFORMA DEL SERVIZIO SANITARIO


Roma, 3 settembre 2012

 COMUNICATO STAMPA

FIMMG: Le Regioni stravolgono la proposta di riforma del Servizio sanitario: a rischio il diritto al proprio medico di famiglia, limite di spesa individuale per prestazioni specialistiche ed esami.

UNA PROVOCAZIONE IN UNA GUERRA FRA ISTITUZIONI?

“Non so dare altra spiegazione ai contenuti delle proposte degli assessori regionali – dichiara Giacomo Milillo – se non quella che abbiano messo in atto una provocazione nella eterna lotta di competenze fra Regioni e Governo in materia sanitaria. Un conflitto che, se arriva a concretizzarsi in questi termini, dovrebbe preoccupare tutti,  dal Presidente della Repubblica ai Cittadini, al Governo, ai Parlamentari, ai Partiti e ai Movimenti.”

Questo il commento del Segretario Nazionale della FIMMG al documento di contro-proposte di modifica al Decreto sanità, presentato dalla Commissione Salute delle Regioni che riunisce tutti gli assessori alla salute. La FIMMG considera la contro-proposta indecente oltre che  incoerente: un collage composto con i “desiderata” di ciascuna regione, senza un minimo di indirizzo conforme a quegli obiettivi, tante volte sbandierati, di salvaguardia del diritto di scelta del proprio medico di fiducia e di avvicinamento della cura al malato.

“Altro che cambiamento di progresso, siamo di fronte ad un tentativo di regressione e intanto chi ci andrà di mezzo saranno i pazienti  – aggiunge Milillo – perché se le proposte delle Regioni dovessero passare si otterrebbe solo un’assistenza peggiore”.

Con il passaggio alla dipendenza sarebbe progressivamente eliminata la figura del medico di famiglia e il rapporto fiduciario, di fatto l’assistenza ai cittadini verrebbe ad essere spersonalizzata, i cittadini stessi umiliati e posti davanti a due sole possibilità o pagarsi le prestazioni o accettare quel che passa la regione senza neppure troppe spiegazioni.

Al medico verrebbero imposti tetti di spesa individuale, cosicché, finite le risorse, all’assistito potrà solo rispondere: “Ho finito i soldi, non posso più curarla, ne riparliamo l’anno prossimo”. Oppure ogni medico dovrà fare “la cresta” sulle esigenze di ogni assistito per poter disporre sempre di una riserva? Come potrà il cittadino fidarsi del consiglio del medico quando saprà che è condizionato in questo modo? Altro che sistema equo, solidale e universalistico garantito per legge.

Infine,  la spesa per il personale del SSN aumenterà inesorabilmente, perché il costo medio lordo di un medico dipendente è superiore a quello di un medico convenzionato, a maggior ragione se si considera  il fatto che nel costo della gran parte dei convenzionati sono comprese le spese necessarie a procurarsi tutte le strutture, il personale e gli strumenti necessari ad esercitare l’attività assistenziale.

Alle Regioni o al Governo, se accoglierà le proposte, il compito di spiegare ai cittadini che per risparmio si intende riduzioni e spersonalizzazione delle prestazioni, pazienza se le economie fatte sulla salute della gente serviranno a compensare i maggiori costi necessari per potenziare  quella oleata macchina di clientelismo che le amministrazioni regionali vogliono così ampliare.

La nostra opposizione più strenua  è scontata, confidiamo che il Governo non si renda complice di questa follia, sapendo di poter contare sulla nostra interlocuzione favorevole rispetto ai punti innovatori contenuti nella bozza originale. La conflittualità della categoria con le Regioni subirà nei prossimi giorni un’impennata, è in dubbio ogni tipo di collaborazione, valuteremo ogni forma possibile di lotta per far valere le nostre ragioni e quelle dei cittadini traditi dalle Regioni.

 
http://www.fimmg.org/index.php?action=index&p=43&art=174