15 gennaio 2010

In piazza per difendere il Poliambulatorio

I medici laziali in rivolta contro l'annunciata chiusura dell'ex guardia medica di via Canova. Oggi, spiegano i rappresentanti del Sindacato Medici Italiani del Lazio, verrà chiuso il servizio notturno di continuità assistenziale ubicato presso il Poliambulatorio. «I circa 50mila cittadini, residenti nel centro storico, verranno così privati di un altro servizio indispensabile per la salute, con l'ulteriore aggravio della mancanza di altri punti sanitari, sottolineano allo Smi, che minaccia di «scendere in piazza in difesa del servizio sospeso». «È una decisione che ci lascia basiti - afferma Paolo Marotta, dello Smi-Lazio - Purtroppo si tratta di un ulteriore impoverimento di strutture sanitarie fondamentali per i cittadini. Basti pensare che, a seguito della chiusura dell'ospedale San Giacomo, che gestiva centinaia di codici rossi, il Poliambulatorio di via Canova è l'unico punto di riferimento per l'utenza che, a partire da oggi, non potrà più far riferimento sulla continuità assistenziale dalle ore 20 alle 8. Motivo per cui verranno ulteriormente ingolfati i pronto soccorso dei nosocomi attigui (Santo Spirito, Fatebenefratelli-Isola Tiberina, Umberto I e San Giovanni). Stesso discorso per il presidio territoriale del nuovo Regina Margherita. Lo Smi-Lazio affiancherà, dunque, l'Idv nella persona dell'onorevole Stefano Pedica e tutte le altre sigle sindacali in un sit-in di protesta contro la chiusura del succitato servizio». Immediata la replica del consigliere regionale Pd, Augusto Battaglia: «Vorrei rassicurare l'onorevole Pedica, e con lui il Smi, e precisare che la chiusura del servizio notturno del presidio di via Canova, prevista per il 1° febbraio, non provocherà alcun indebolimento nella rete sanitaria in quanto il servizio proseguirà all'interno del centro storico, presso il Nuovo Regina Margherita. È una misura compresa all'interno di quel processo di riorganizzazione e rafforzamento dei servizi sanitari regionali e del Centro della Capitale che in questi anni ha già visto l'apertura dei nuovi presidi del Sant'Anna e di via Luzzatti e che, a breve, porterà all'apertura dei cantieri per la ristrutturazione del nuovo San Giacomo. L'attivazione del servizio H24 di via Canova era stata decisa, in via sperimentale, dopo la chiusura del San Giacomo, con l'esplicita determinazione di verificarne il tasso di utilizzo nelle ore notturne da parte dei residenti e che, proprio la scarsità di ricorso al servizio, ha indotto, dopo un anno, a deliberarne la sospensione».

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