7 settembre 2009

Alle Molinette l´incentivo del sabato sera

Pochi medici disponibili, accordo su 480 euro per ogni turno di guardia. Le trattative accelerate anche dall´arrivo dell´influenza A. Il bonus riguarda tutti i reparti e vale 700mila euro l´anno.

Se lavori il sabato notte guadagni di più. All´ospedale Molinette di Torino, il più grande della città ma anche uno di quelli dove la popolazione sanitaria è più anziana, tutti i medici di guardia nel turno di notte, dalle 20 alle 8 del mattino, saranno incentivati con 480 euro lordi. L´accordo, su proposta dell´Anaao con l´appoggio delle altre organizzazioni sindacali dei medici, è pronto e sarà firmato già alla fine di questa settimana. Carenza di medici, invecchiamento della popolazione, mettiamoci anche l´influenza A in arrivo, che potrebbe portare ad un sovraccarico di lavoro per tutti, un´età media dei sanitari fra le più alte della Regione che rende più difficile avere la disponibilità di professionisti che hanno superato i 55-60 anni e che non sempre se la sentono di passare la notte in ospedale. Sono tante le ragioni che hanno portato ad un´accelerazione delle trattative negli ultimi mesi. Inevitabile quindi cercare soluzioni, peraltro previste dal contratto 2002-2005 che prevede fondi dedicati per retribuire il disagio dei medici nelle guardie notturne.

Si poteva incentivare il lavoro nelle zone più critiche, il pronto soccorso, le chirurgie, le medicine che negli ultimi tempi lavorano al limite della sostenibilità. La scelta delle Molinette è stata diversa, pagare 480 euro ai medici di tutti i reparti, quelli che sono disposti a rinunciare al fine settimana in famiglia o ad alterare i ritmi abituali nei giorni di festa passando la notte in corsia. «Abbiamo pensato che fosse il sistema più equo - spiega Gianluca Ruiu, rappresentante del sindacato Anaao alle Molinette - per compensare il disagio del lavoro notturno come prevede peraltro il piano sanitario regionale che insiste sulla continuità assistenziale». Il costo sarà di circa 600-700 mila euro all´anno, una cifra che sarà attinta dai finanziamenti arrivati dallo Stato per pagare le guardie a gettone e che finora alla Molinette non è mai stati utilizzata. Obiettivo delle organizzazioni sindacali, dice ancora Ruiu è quello di estendere in un secondo momento l´incentivo anche agli infermieri e agli altri operatori sanitari: «E´ auspicabile che in un futuro il vantaggio economico coinvolga tutti».


Altri ospedali hanno deciso strade alternative come un pagamento a forfait o il reclutamento di medici esterni, che come nel caso della psichiatria dell´azienda To1 arrivano da Napoli per poche ore di lavoro. All´ospedale di Ciriè tempo fa trovare medici disponibili a fare il turno di guardia era impresa davvero ardua. Risultato? Chi diceva sì alle guardie notturne portava a casa 600 euro lordi a turno. Al Cto si retribuiscono a gettone i medici disponibili nei settori più critici. «Se non sarà modificato l´accesso alla facoltà di medicina la situazione della sanità italiana e piemontese, dove nei prossimi anni i pensionamenti saranno moltissimi, si ribalterà in pochi anni - dice il segretario regionale dell´Anaao Gabriele Gallone - il gettone diventerà la norma e con il tempo il mercato lo faranno i medici, come avviene in Inghilterra, dove si strapagano professionisti stranieri disposti ad andare a lavorare in zone scoperte».

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