18 luglio 2009

IMPORTANTE SENTENZA DEL TAR CAMPANIA CHE EVITA IL BLOCCO DELLE ZONE CARENTI DI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE PUBBLICATE IL 1 GIUGNO 2009 IN CAMPANIA

Il TAR Campania ha respinto il ricorso presentato da alcuni colleghi della ASL di Benevento che chiedevano l’annullamento del decreto di pubblicazione delle zone carenti di Continuità Assistenziale appena pubblicate. I Giudici, emettendo la sentenza in forma abbreviata, hanno ritenuto giusto il criterio sulla ripartizione dei posti nelle zone disagiate adottato dalla Regione Campania nella delibera di giunta N° 1917 del 28 dicembre 2008, ampliamente condiviso dalla FIMMG C. A..

N. 04085/2009 REG.SEN.
N. 03331/2009 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania
(Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
ex art. 21 e 26 della legge 1034/71 e successive modifiche e integrazioni,Sul ricorso numero di registro generale 3331 del 2009, proposto da: Assuero Musco, Rita D'Onofrio, Giovanna Viglione, Michele D'Antonio, Sergio Vessichelli, Gilda Bellomunno, Alfonso Oropallo, Francesco Grasso, Antonio Palmieri, Giovanni Mancino, Arturo Facchiano, Ferdinando Melchiorre, Annamaria Paola Luisa Di Zazzo, Roberto Pane, Antonio Mascia, Angelo Rosa, Giovanna D'Andrea, Lucia Caporaso, Michelina Campana, Orazio Roberto Russo, tutti rappresentati e difesi dall'avv. Francesco Santoni, con domicilio eletto in Napoli, piazza della Repubblica, 2;
contro
la Regione Campania, in persona del Presidente p.t. della giunta regionale, rappresentata e difesa dall'avv. Maria Vittoria De Gennaro (Avvocatura regionale), con domicilio eletto presso la sede dell’Ente, in Napoli, via S. Lucia, 81; l’Azienda Sanitaria locale - Asl - Benevento 1, in persona del suo legale rapp.te p.t. –non costituita;
e con l'intervento di
ad opponendum:Persico Pasquale;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
del decreto dirigenziale n. 107 del 18 maggio 2009, pubblicato sul BURC n. 33 del 1 giugno 2009, di pubblicazione zone carenti di assistenza primaria e di continuità assistenziale per gli anni 2006-2007-2008;

Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio della Regione Campania;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 02/07/2009 il dott. Paolo Carpentieri e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Avvisate le stesse parti ai sensi dell'art. 21 decimo comma della legge n. 1034/71, introdotto dalla legge n. 205/2000;

CONSIDERATO che ricorrono, nella fattispecie, i presupposti per la definizione nel merito del presente giudizio, con sentenza in forma abbreviata, essendo integro il contraddittorio, le parti essendo state sentite sul punto in camera di consiglio ed essendo la causa di pronta soluzione nel merito e, dunque, matura per la decisione;
CONSIDERATO che il criterio regionale – di cui alla delibera di giunta n. 1917 del 2008 – che ripartisce di popolazione ubicata in zone “disagiate”, pari al 10% dell’intera popolazione regionale, in due segmenti (un primo segmento, pari al 7,5%, cui applicare il precedente rapporto di 1 medico ogni 3.000 abitanti; un secondo segmento, pari al 2,5%, cui applicare il rapporto di 1 medico ogni 1.500 abitanti, come consentito dalla legge regionale n. 1 del 2008) non si appalesa irrazionale o illogico, o altrimenti illegittimo alla stregua dei dedotti motivi di ricorso, tenuto conto anche degli inderogabili limiti di spesa, che non consentono comunque il superamento del numero complessivo di 194 unità di personale medico per la continuità assistenziale da destinare alle aree disagiate;
RITENUTO che, pertanto, il ricorso risulta infondato e non può ricevere accoglimento;
RITENUTO che ricorrono giusti motivi per disporre l’integrale compensazione tra le parti delle spese di causa;
P.Q.M.
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DELLA CAMPANIA, SEDE DI NAPOLI, SEZ. V, letti ed applicati gli artt. 21, decimo comma e 26, quarto comma, della legge n. 1034 del 1971 (e successive modificazioni), definitivamente pronunciando sul ricorso in epigrafe indicato, lo respinge.
Spese compensate.
Così deciso in Napoli nella camera di consiglio del giorno 02/07/2009 con l'intervento dei Magistrati:
Antonio Onorato, Presidente
Paolo Carpentieri, Consigliere, Estensore
Vincenzo Cernese, Consigliere


L'ESTENSORE
IL PRESIDENTE





DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 17/07/2009
(Art. 55, L. 27/4/1982, n. 186)
IL SEGRETARIO

4 commenti:

  1. Carissimo collega Persico,
    noi medici Beneventani non chiedavamo di sospendere la delibera di pubblicazione delle zone carenti, ma l'applicazione della delibera n. 1917/2008 che è stata elusa. Come conseguenza, ora abbiamo un servizio desertificato, un numero di organico addirittura inferiore a quello che ci dava la delibera 1570/2004!!!! e l'incremento del burn out degli operatori (la cui tutela delle condizioni lavorative è appannaggio dei sindacati). Neanche tu hai capito il nocciolo della questione con il tuo intervento ad opponendum che ha deluso tutti i medici e le sigle sindacali sannite, FIMMG BN stessa.
    L'intervento di un collega, soprattutto se sindacalista, deve essere rivolto all'interesse di tutti i colleghi e non a quello della controparte (ASL e assessorato stesso).
    Prima di fare l'intervento avresti dovuto almeno contattare la sezione FIMMG di Benevento e chiarire la problematica. Non hai fatto una bella figura.
    I colleghi del servizio di continuità assistenziale di Benevento.

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  2. Carissimo Anonimo, tutto baffo e brillantina Linetti, sospendere l'applicazione della delibera 1917/2008 avrebbe comportato il blocco delle assegnazioni delle zone carenti. Il nocciolo della questione è stato compreso fin troppo bene, dal ricorso traspare molto chiaramente la finalità che qualcuno di voi ricercava. Una beffa per tutti quei colleghi Campani che stanno aspettando da anni di entrare da titolari nella Medicina Generale. Il sindacato e chi lo rappresenta deve curare gli interessi di tutti ed Io ho inteso tutelare gli interessi di tutti i colleghi Campani. Di tutto quanto accadeva è sempre stato avvisato il buon Luca Milano segretario provinciale di Benevento. Il richiamo alla 1570/2004 mi fa sorridere, anche perché a Benevento non l’avete mai applicata!!! Ancora di più sorrido al richiamato “burn out”, come quando sorridevo alla “Sindrome del Pipistrello” di Toscana memoria, di cui un “calvo” sindacalista di se stesso è andato seminando il web. Mi rendo conto che in clima preelettorale devi dare dimostrazioni ai tuoi potenziali elettori e credimi non e questo il modo di affrontare i problemi. Vi è stata data la possibilità di attingere risorse dalle progettualità proprie della Continuità Assistenziale inseriti nei fondi di piano, proprio per aumentare il numero degli operatori, diventando sperimentatori di quell’h 24 che le sigle sindacali nazionali, ciascuna con proprie progettualità, hanno proposto. Ma è chiaramente evidente che ai colleghi ed alle sigle Sindacali Sannite che li rappresentano interessi la notte, perché durante il giorno a quanto è dato sapere sono in altre faccende affaccendati. Pasquale Persico

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  3. Caro collega,
    faresti bene ad analizzare i più recenti studi sul burn out degli operatori sanitari e visto che la cosa ti fa tanto sorridere al fine di incrementare tale ilarità ti auguro di non incappare in un errore medico legato appunto al burn-out: in caso contrario, forse, dopo la trafila che ne conseguirà potresti diventare un pò più rispettoso degli altri colleghi e .. forse .. un pò meno ignorante!

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  4. Caro Anonimo iettatore, è tipico degli stressati leggere e non capire, dovresti sottoporti ad un piccolo test, solo 22 domande. Inserisci un valore da 0 a 6 così misuriamo l'intensità e la frequenza delle tue sensazioni......sicuramente poi prima di scrivere Rifletterai!!!

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