23 luglio 2009

MEDICINA GENERALE: SMI-LAZIO NON FIRMA IL PROTOCOLLO D’INTESA PER L'AIR

Forte pressione esercitata dalla Regione Lazio sulle sigle sindacali per concludere celermente la trattativa del protocollo d’intesa sull'Accordo Integrativo Regionale (AIR) per la medicina generale.

Il documento presenta diverse criticità evidenziate dallo Smi-Lazio anche in occasione della piattaforma condivisa con Snami e Intesa Sindacale. Il Sindacato Medici Italiani non firma, pertanto, il succitato Accordo poiché ritiene inaccettabile il sovraccarico di obblighi per i MMG a fronte di nessun ristoro economico. “E’ vergognoso che la ristrutturazione dell'assistenza territoriale debba essere realizzata con i fondi degli stessi camici bianchi - ha dichiarato Pina Onotri, esponente della segreteria Smi-Lazio - e senza alcun incentivo da parte della Regione. In pratica tutta l’operazione verrà sovvenzionata impiegando le quote corrispondenti agli arretrati e agli aumenti contrattuali nazionali destinati ai medici di medicina generale”.

“In stand-by anche altre priorità più volte rese note a chi di dovere – aggiunge Paolo Marotta, coordinatore segreteria regionale Smi-Lazio – in primis l’implementazione della pianta organica della Continuità Assistenziale (ex guardia medica), la stabilizzazione dei precari e il restyling del centro di formazione regionale della medicina generale (CEFORMEG). La firma dell’Air posta lo scorso 21 luglio da alcuni sindacati - conclude il sindacalista - potrebbe indurre altre Regioni alla chiusura di accordi ad isorisorse, con l’implicazione di ulteriore svilimento della categoria”.

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