25 luglio 2009

ASL deve garantire sicurezza ai dipendenti

Una dipendente di una USL ha subìto una aggressione (per vendetta) nei locali dell'ambulatorio del distretto, riportando lesioni psico-fisiche (trauma cranico, ecchimosi varie, lesioni all'apparato visivo causate dal lancio o colpo di una bottiglia, disturbi post-traumatici da stress, attacchi di panico, somatizzazioni). La dipendente sosteneva la responsabilità dell'amministrazione per aver omesso di adottare le cautele opportune dirette ad evitarle l'aggressione da parte di terzi, in violazione dell'obbligo di tutela delle condizioni di lavoro posto a carico del datore di lavoro dall'articolo 2087 del codice civile. Il Consiglio di Stato, in parziale accoglimento delle istanze della lavoratrice, ha affermato la violazione del principio secondo il quale il titolare di un'organizzazione, preordinata alla gestione dei servizi, deve curare la prevenzione dai rischi di incidenti, siano o meno di origine illecita, e tali da pregiudicare o danneggiare le persone addette.

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