27 marzo 2009

Snami, soddisfatti da Stato-Regioni

"Siamo molto soddisfatti per le conclusioni raggiunte nella Conferenza Stato-Regioni: di fatto gli obiettivi approvati per l'assistenza sul territorio segnano l'abbandono di tutte le ipotesi di aggregazione forzata dei medici di famiglia, Utap o case della salute che fossero".

A dirlo è Mauro Martini, presidente del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami), dopo l'approvazione, ieri in Conferenza Stato Regioni, dell'accordo per la realizzazione degli obiettivi prioritari di Piano sanitario nazionale per l'anno 2009, con le indicazioni per la medicina territoriale e l'assistenza nelle 24 ore.

Con l'annunciata "creazione di presidi ambulatoriali distrettuali, gestiti dai medici di continuità assistenziale, in cui il cittadino potrà trovare risposta assistenziale continuativa per le 24 ore, come dice testualmente il documento ufficiale, si va nella direzione di quell'integrazione in rete che era stata prefigurata nel progetto Me.Di.Co. di Snami", dice Martini ricordando che Snami ha fin dall'inizio contrastato le ipotesi di riorganizzazione della medicina di famiglia attraverso l'istituzione di mega-ambulatori che "avrebbero di fatto privato il cittadino del rapporto fiduciario con il suo medico di famiglia, costituito un aggravio per le già critiche finanze regionali, e peggiorato ulteriormente il carico burocratico del medico di medicina generale", dice Martini

Con questa battaglia, dice il leader dello Snami, "siamo riusciti non soltanto a difendere la professionalità del medico e le aspettative degli assistiti, ma anche a interpretare le preoccupazioni degli amministratori locali che, con sempre maggiore frequenza, denunciavano il rischio che intere comunità fossero costrette a trasferte per raggiungere il medico di famiglia".

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