20 marzo 2009

Sanità, la Regione (Sicilia) si prende il 118

Il 118 resta in mani pubbliche. Così ha stabilito l´Assemblea regionale che ha approvato la riforma dell´emergenza urgenza, inserita nel disegno di legge sul riordino della sanità. Tutti i 3.200 dipendenti della Sise (la società della Croce rossa che finora ha gestito il servizio) transiteranno nella nuova struttura gestita da Regione e Cri con una configurazione ancora da definire. Non è ancora certo, infatti, se verrà realizzata una società o una fondazione. Di sicuro, non verrà dato seguito al bando per l´individuazione di un socio privato.

Le ambulanze del nuovo 118 saranno medicalizzate. In questo modo si creerà un´opportunità per i sanitari del servizio di continuità assistenziale, cioè le guardie mediche, che avranno la possibilità, attraverso uno specifico corso di formazione, di essere destinati appunto all´emergenza urgenza. Pochi minuti dopo l´approvazione dell´articolo, all´Ars era già pronta una stima sul numero dei nuovi assunti. «Si calcola che questa norma consentirà l´assunzione di cinquecento nuove unità lavorative», dice il segretario della commissione Sanità dell´Ars, Marco Falcone (Pdl). E questo grazie alla possibilità di scegliere il personale medico e infermieristico, non solo tra gli strutturati ospedalieri, «ma soprattutto all´esterno - aggiunge Falcone - tra i medici e gli infermieri precari e inoccupati che abbiano i requisiti formativi idonei».

Fonte: La Repubblica Palermo (leggi l'articolo)

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