8 dicembre 2009

Dossier violenza in continuità assistenziale

L'Esecutivo Nazionale della FIMMG Continuità Assistenziale, allo scopo di sollevare l'attenzione delle Istituzioni circa il perpetuarsi di episodi di violenza presso le sedi di Continuità Assistenziale a danno di colleghi che di fatto sono abbandonati a se stessi da Aziende Sanitarie tese esclusivamente al risparmio sulla salute dei cittadini e sulla pelle degli operatori, pubblica questa raccolta degli episodi di violenza avvenuti negli ultimi anni a danno dei medici in servizio. L'analisi del dato è impressionante per frequenza e per continuità territoriale soprattutto se paragonata all'assoluto immobilismo presente nelle realtà più spesso coinvolte (Sardegna e Puglia). L'occasione appare opportuna per pubblicare anche i risultati del questionario prodotto da FIMMG Continuità Assistenziale qualche anno fa sulla problematica dal punto di vista dei medici di continuità assistenziale, unico studio mai effettuato sul problema.
Appare necessario cercare attraverso tutti i mezzi di sollevare l'attenzione prima di dover parlare di una ennesima medaglia al valore civile, anche se ci sarebbe da porsi il problema di quale civiltà si disinteressa di propri componenti che per assistere i deboli e i fragili vengono messi nelle condizioni di essere deboli e fragili loro stessi.
Silvestro Scotti



2 commenti:

  1. il dossier fa davvero venire i brividi ed è giusto che gli venga data degna pubblicizzazione perchè le istituzioni debbono rendersi conto con fatti alla mano, come è nostra abitudine, di come sia realmente la sistuazione quotidiana del lavoro di alcuni di noi.

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  2. Sono Maurizio Scimmi,segretario FIMMG-CA per la provincia di Terni e vorrei segnalare un ulteriore caso avvenuto nella sede di Otricoli,una piccola postazione periferica dell'ASL di Terni in Umbria.Il giorno 01 dicembre uno o più ignoti si sono introdotti nella stanza del medico di guardia distruggendo il televisore acquistato da noi medici x avere un pò di compagnia durante i turni.In questa sede si lavora 1 unità a turno.E' stato denunciato il fatto ai carabinieri che hanno già deto che non ci sono speranze di rintraciare il/i colpevole/i.

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