12 novembre 2009

Atti accordo Campania partecipazione Medici in Formazione Call Center pandemia





Pubblico con piacere gli atti definiti in Regione Campania per la Partecipazione dei Medici in Formazione Specifica in Medicina Generale alle attività di risposta nell'ambito del call center regionale per le informazioni sulla pandemia. Si tratta di un primo passo nella direzione del coinvolgimento professionale e produttivo per le Cure Primarie che coinvolge i Medici in Formazione. Lo scopo principale di questo direzionamento sindacale è quello di un sempre maggiore coinvolgimento in attività proprie della Medicina Generale dei Medici in Formazione allo scopo di migliorarne le condizioni economiche con integrazioni definibili contrattualmente alla borsa di studio che percepiscono. Rimane evidente che si vuole creare un percorso che sviluppi una contrattualità per tali medici che li coinvolga in una formazione-lavoro più propria e più consona a dei colleghi che hanno tutto il diritto di esercitare professione mentre si formano e quindi di essere produttivi e che questa produttività abbia un riconoscimento economico. La partita che si gioca con i medici in formazione è strategica per il settore Continuità Assistenziale soprattutto alla luce delle carenze croniche di personale che vedono soprattutto coinvolte le regioni del Nord, infatti il coinvolgimento di tali colleghi in maniera prioritaria e esclusiva sul piano contrattuale nelle attività di Continuità Assistenziale, ove ovviamente non ci siano medici in graduatoria disponibili, può rappresentare il futuro ed il presente dell'attività di continuità assistenziale: futuro poichè i colleghi passerebbero dalla formazione al lavoro di guardia con una continuità che li vedrebbe protagonisti già nelle fasi di formazione, presente poichè qualificherebbe i medici in servizio di Continuità assistenziale come tutor verso i colleghi che nel futuro li affiancheranno.
Silvestro Scotti

11 commenti:

  1. Questo atto della Regione Campania diventa una pietra miliare per l'evoluzione del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale. Quale Medico in Formazione non posso che essere soddisfatta e finalmente riconosciuta come professionista in grado di produrre utilità in seno alla Medicina Generale e non semplice "discente".
    Celeste Russo.

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  2. "La partita che si gioca con i medici in formazione è strategica per il settore Continuità Assistenziale"....
    Mi sorge il dubbio se la partita che si gioca con i medici in formazione sia strategica anche per il settore Assistenza primaria....

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  3. Ciao Alfredo,
    non so se sei un Medico in Formazione Specifica oppure no, ma resta il fatto che il futuro di TUTTA la Medicina Generale è nella Formazione Specifica e non lo dico solo perchè faccio parte di quest'ultima categoria di professionisti ma perchè il ricambio generazionale è necessario e quindi si passerà, per ovvietà anagrafiche, ad essere prima medici di CA e poi di AP in attesa del ruolo unico che tolga definitavemente e finalmente la divisione che c'è ora tra i due termini e tra le due visioni di ruolo professionaleche che altro non sono , a parer mio ma non solo, due facce della stessa medaglia...

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  4. Carissima Celeste,
    riesci a farmi un esempio concreto in cui, a parte le chiacchiere copiosamente riportate su accordi di categoria e documenti istituzionali vari, si sia attuato concretamente un progetto capace, come tu dici, di togliere definitivamente "la divisione che c'è ora tra i due termini e tra le due visioni di ruolo professionale che altro non sono se non due facce della stessa medaglia"?
    Ho terminato il Corso di Formazione in medicina generale ormai da più di tre anni (Giugno 2006), dopo una laurea con lode conseguita nei sei anni di corso universitari, il corso di formazione mi è servito fin ora ad ottenere una titolarità di Continuità assistenziale che mi impegna per circa dieci notti al mese in cui staziono in una sede fatiscente che non viene mai pulita e dove, lentamente, tra goccine di notte per chi non dorme e mal di gola del bambino di turno dei genitori che non hanno rintracciato il pediatra di giorno, scivolo verso una indegna decadenza e un indegno oblio professionale...Ti saluto citando due frasi, la prima è di una collega mia corregionale di assistenza primaria, pronunciata durante un convegno nazionale quest'anno mentre si dibatteva appunto del futuro di tutta la medicina generale: "i miei pazienti? Si, prima de darli a n'antro piuttosto li mazzo...." Medita. Recupero subito con la seconda, sempre di un mio corregionale, un po' più profonda, con questa ti saluto augurandoti la miglior fortuna:
    "Garzoncello scherzoso,
    cotesta età fiorita
    è come un giorno d'allegrezza pieno,
    giorno chiaro, sereno,
    che precorre alla festa di tua vita.
    Godi, fanciullo mio; stato soave,
    stagion lieta è cotesta.
    Altro dirti non vo'; ma la tua festa
    ch'anco tardi a venir non ti sia grave."

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  5. Sembra evidente, da quanto si legge, che con l'istituzione del Corso di Formazione, si è determinata una netta separazione tra i ruoli medici di MG e CA e la formazione specialistica e gli specialisti non in possesso del Corso di Formazione in M.G..Per cui, per gli specializzandi andrebbe abolito l'art.19, comma 11,Legge 28/12/2001 n°448- salvo eccezioni.

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  6. Caro Anonimo,
    grazie del prezioso suggerimento.

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  7. Effettivamente, gli specializzandi e gli specialisti privi dell'Attestato del Corso di Formazione, non hanno più motivo di essere presenti nella Medicina del Territorio. In tal modo si evita uno spreco di risorse.

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  8. Sono d'accordissimo. Se la divisione ci deve essere, che sia netta e definitiva. Ma cosa si potrebbe fare di "attivo" per far sì che ciò accada? Dobbiamo solo aspettare che qualcuno dall'alto prenda qualche provvedimento in materia? Cosa si potrebbe fare per sensibilizzare chi di dovere per accelerare questo processo e renderlo effettivo anche dal lato pratico e non solo teorico?

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  9. Il Sindacato di categoria ha un ruolo fondamentale nello sviluppo del processo. Il discorso di cui parliamo, non è in astratto:ha validi,fondati ed ineludibili motivazioni.Nel contempo, occorrerebbe sensibilizzare quella parte della classe politica, intellettualmente onesta.Bisogna pur cominciare a muoversi ed essere fattivi.

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  10. Condivido la posizione dei colleghi, in relazione alla separazione dei ruoli tra medici di M.G. e specializzandi e specialisti non in possesso dell'attestato di formazione in Medicina Generale.Auspico in un interessamento fattivo e non procrastinabile del Sindacato di categoria.

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  11. Sono assolutamente d'accordo con il commento del collega(19 novembre 2009)eccetto il: "salvo eccezioni". Nessuna eccezione. Entrano in una graduatoria a parte e i loro nominativi vanno resi pubblici (albo: dei medici,DSB, etc.). Ciro N.

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