26 luglio 2009

Dopo la decisione di ridurre a 13 i presìdi in tutto il sannio...

Le organizzazioni sindacali dei medici sanniti ribadiscono con forza il loro no ai tagli alle guardie mediche e invitano il sindaco del capoluogo e tutti i sindaci del Sannio a sostenere la loro battaglia.
L’appello di Cisl Medici, Fimmg, Snami e Smi, rappresentati rispettivamente dai dottori Pasquale Mario Speranza, Pasquale Grimaldi, Assuero Musco e Antonio Pacelli, giunge dopo l’incontro svoltosi ieri tra le organizzazioni sindacali dei medici e la direzione sanitaria dell’Asl. Un vertice nel corso del quale i sindacati sono stati informati dell’imminente ridefinizione dei Presidi di Continuità Assistenziale nel Sannio, le ex guardie mediche.
Nel corso della riunione è emerso, come già anticipato su queste colonne, che l’Azienda provvederà a breve a una riduzione degli attuali presidi che da 21 passeranno a 13 con conseguente riduzione anche del personale medico attualmente in organico, il tutto orientato esclusivamente nell’ottica dei tagli e della riduzione della spesa sanitaria.
“Tutto ciò – commentano dalle organizzazioni sindacali di categoria – indubbiamente non garantirà più i livelli essenziali di assistenza sanitaria nei confronti della popolazione sannita, in particolare quella che risiede nelle zone territoriali più interne e disagiate, già sprovvista di strutture sanitarie e ospedaliere di riferimento. I sindacati di categoria esprimono forte preoccupazione anche in considerazione della possibile pandemia influenzale”.
Cisl Medici, Fimmg, Snami e Smi esprimono quindi una netta e decisa opposizione alla decisione della direzione dell’Asl e invitano il sindaco della città capoluogo, quale massima autorità sanitaria e tutti i sindaci del Sannio “a fare fronte comune avverso a tale decisione, nell’interesse di tutelare il bene primario della salute di tutta la popolazione sannita”.

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