E’ noto infatti che il camice bianco per la stragrande maggioranza della sua carriera professionale, ed in particolare nei primi anni quando pensa soprattutto all’immediato guadagno, si disinteressa della sua pensione o addirittura identifica i relativi versamenti come balzelli aggiuntivi.
Solo in età avanzata, quando il tempo per apportare aggiustamenti al suo progetto previdenziale è breve, accende i riflettori su quella che sarà la sua ‘’futura mensilità’’.
Sono, infatti, pochi a conoscere i meccanismi e l’utilità dei riscatti (laurea, militare, allineamento, ricongiunzione, etc.) come strumenti indispensabili per costruire un futuro previdenziale efficace.
L’ENPAM in tal senso ha rinnovato il suo sito internet che oggi è senza dubbio più ‘’facilmente consultabile’’ ma soprattutto ha avviato il progetto “Busta Arancione”.
I medici e gli odontoiatri potranno conoscere la propria situazione previdenziale e simulare quanto riceveranno dall’Enpam al compimento del 65° anno di età. Il progetto si ispira alla Svezia, dove i cittadini una volta all’anno ricevono una busta di colore arancione contenente un riepilogo dei contributi versati e la stima di quanto riceveranno. Il programma messo a punto in via sperimentale dall’Enpam è disponibile sul nuovo sito dell’ENPAM e nei Totem installati presso gli Ordini provinciali dei Medici. Consultando la propria Busta Arancione gli iscritti verranno anche informati sulle possibilità di incrementare la propria pensione e potranno calcolare la convenienza dei riscatti.
La categoria della Continuità Assistenziale in particolare, soffre di due criticità importanti, l’esiguo numero di ore lavorative settimanali (24) e l’esile contribuzione ordinaria (16,50%), pertanto dovremo iniziare pensare a strategie particolari sia in termini di innalzamento dell’attenzione del medico verso i correttivi previdenziali istituzionali, sia in termini di interventi strutturali più incisivi se vogliamo garantire una pensione decorosa.
L’aliquota modulare (il contributo volontario) è una delle soluzioni già messe in essere su cui, a mio avviso, dobbiamo già da subito e dovremo ancora più in futuro aumentare la capacità di comunicazione perché le adesioni risultano siano state poco numerose nella Continuità Assistenziale.
Allego un vademecum con i meccanismi e gli strumenti previdenziali dell’ENPAM che potrebbe essere diffuso fra i nostri quadri e/o gli iscritti per contribuire ad aumentare la loro conoscenza ed il loro interesse sulle tematiche specifiche.
Messina, 24 Febbraio 2010
Stefano Leonardi
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