“Per arginare il fenomeno delle aggressioni ai medici della continuità assistenziale non servono proclami, ma proposte concrete. Ad esempio, sarebbe necessario trasferire il rapporto fiduciario medico di famiglia-paziente anche ai camici bianchi della continuità assistenziale”. Lo ha affermato il segretario nazionale della Fimmg-Continuità Assistenziale, Silvestro Scotti, commentando i dati diffusi oggi dal Sindacato dei medici italiani e secondo i quali 9 medici su 10 subiscono aggressioni durante i turni di guardia medica. .
Secondo Scotti, per risolvere il problema “i videocitofofoni, le guardie giurate e gli altri strumenti di sorveglianza, soprattutto in alcune sedi isolate servono a poco. Quello che serve davvero è che i medici della continuità assistenziale abbiano la conoscenza e la consapevolezza del paziente che hanno di fronte. Ma per questo è indispensabile avviare una stretta collaborazione tra i medici di famiglia e quelli della continuità assistenziale. Speriamo - conclude Scotti - che in sede di rinnovo contrattuale, una volta chiusa la parte economica, si affrontino questi problemi”.
SOlo un commento: ah ah ah ..peccato ci sia poco da ridere.. parlare di "rafforzare rapporto medico paziente" in relazione ad un caso in cui uno è entrato sfondando la porta mi sembra quanto meno di cattivo gusto... di animali in giro ce ne sono e saranno sempre e non si tratta di sapere chi si ha di fronte ( a parte che chiunque può diventare una belva in ogni momnento) ma cercare di impedire che degli animali vestiti da esseri umani possano insultare, offendere , picchiare stuprare uccidere uno che stia solo facendo il suo mestiere; e finchè davanti ad un giudice o ai giornali il "paziente" avrà sempre ragione nei confronti di un medico che dovrà prostrarsi ad accondiscendere ad ogni richiesta anche illegittima pena denunce o offese, non si andrà da nessuan parte; al momento l'unica possibilità nei presidi più a rischio sono le guardie giurate e se queste non ci sono ambulatori chiusi...
RispondiEliminaSicuramente non ti è chiaro cosa si intende con rafforzare il rapporto medico paziente, e che tale affermazione fa parte di un progetto di riorganizzazione della attività di continuità assistenziale che dovrebbe portare il medico di CA a conoscere da prima il paziente che ci si rivolge poiché parte di un gruppo di medici del territorio che assistono h24 quello stesso gruppo di pazienti, tutto questo non avrà bisogno di guardie giurate, ne di ambulatori chiusi o aperti al primo che passa come sono oggi. Concludendo credo che ci sia anche poco da ridere sulla tua voglia di speculare sulle parole degli altri riferendole temporalmente in maniera errata e oltretutto non comprendendole nella loro interezza. A proposito io sono, come mi firmo Silvestro SCOTTI e sottolineo SCOTTI, tu sei Giacomo................, ovvero come aggirare l'anonimato rimanendo quello che si è!!!!
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