"Abbiamo trascorso un anno - ha detto Francesco Ripa di Meana, direttore generale dell'Asl - cercando di trovare punti in comune, di costruire un clima di fiducia, che in qualche momento era venuto meno. Questo accordo rappresenta un vero punto di partenza per il rilancio dei medici di medicina generale come snodo essenziale di una sanita' pubblica che deve essere in grado di prendere in carico sempre piu' capillarmente i pazienti e, in particolare, le cronicita'".
Molte le novita' per i cittadini, a partire dl prolungamento degli orari di apertura degli studi medici dove i professionisti hanno scelto il lavoro integrato con i colleghi. Saranno maggiormente sostenute, inoltre, le forme di associazionismo tra medici e di integrazione con gli specialisti e gli infermieri. Si punta anche a una piu' estesa ed efficace presa in carico delle cronicita', e a una maggiore appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici, garantendo cambiamenti concreti e misurabili. Previsto il monitoraggio costante di alcune malattie croniche, come il diabete, o di condizioni come il post infarto. Infine, la forte integrazione dei medici di famiglia con la continuita' assistenziale consentira' lo scambio di informazioni e la condivisione delle cartelle cliniche dei pazienti, e lo sviluppo di ambulatori di medicina generale in grado di assicurare migliori servizi ai cittadini.
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