21 marzo 2011

Come è bello fare spese con i soldi degli altri!!!

Il comunicato tardivo e altisonante dello SMI sul lavoro usurante mi permette di risottolineare quanto già anticipato nelle considerazioni precedenti. Infatti se analizziamo un passaggio virgolettato dell'articolo, ovvero: "Oltretutto - aggiunge Calì - proprio in virtù della loro condizione di convenzionati, i costi dell’inserimento tra le categorie del lavoro usurante non ricadrebbero sulla casse dello Stato, bensì su quelle del loro ente previdenziale privato, l’Enpam" è assolutamente chiaro, quale sia il lavoro che fa Calì e a quale ente previdenziale, certamente non l'ENPAM, appartengano i suoi interessi personali. E' ancora più chiaro come si ritenga di trovare fondi per strutturare tale diritto, ovvero i medici convenzionati se lo pagano da soli. Ora ognuno ha il diritto di avere la propria opinione, ma almeno abbia la decenza di non vendere come successo l'ottenimento di un diritto "sacrosanto" come il lavoro usurante per una categoria quando la soluzione è che questa se lo paghi da sola. La vera battaglia è quella di definire i costi di tale sviluppo previdenziale per i "lavoratori usurati" con l'ENPAM ed insieme a questo Ente fare battaglie per ottenere un finanziamento che è legato al fatto che tali servizi fino ad oggi vanno considerati per lo Stato Italiano dei servizi essenziali e pertanto vanno difesi nelle loro necessità non solo con norme ma anche con coperture finanziarie.

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