12 luglio 2010

Guardie mediche, soccorso dimezzato: dovrebbero essere 714, sono 312 Dieci minuti l'attesa media al telefono.

Caldo e medici di famiglia in ferie, centralini e pronto soccorso presi d'assalto
Il Messaggero
di Laura Bogliolo e Luca Brugnara

ROMA (11 luglio) - «Ci scusiamo per il protrarsi dell’attesa, le persone in coda sono ...». Chiamare la guardia medica nei weekend d’estate può trasformarsi in un’esperienza da dimenticare, anche perché a Roma e provincia c’è solo una guardia medica per circa 13mila abitanti (dovrebbe essercene uno ogni 6.500). Si può aspettare fino a 18 minuti, addirittura trovare la linea isolata se l’emergenza scatta tra le 00.30 e l’una di notte. Non va meglio se si decide di andare al pronto soccorso dove le attese notturne possono arrivare fino a 4 ore. L’aumento dei malori per il caldo, il taglio al personale infermieristico scattato in alcuni ospedali mettono in crisi la sanità d’emergenza. Anche perché in alcuni casi la mancanza di infermieri porta al taglio dei posti letti nei reparti e all’attesa (anche 2-3 giorni) nel pronto soccorso prima che si liberi un posto.

La guardia medica. Nella centrale di ascolto del Comune di Roma ci sono 8 linee. Secondo la rilevazione fatta dal Messaggero su 24 tentativi fatti tra le 20.30 di venerdì e le 17 di ieri al numero 06.570600, 22 volte si resta in attesa in media per 10 minuti e per due volte la linea è isolata. Alle 21.30, con 5 persone in linea, si arriva a 16 minuti in attesa. La risposta è sempre gentile. «Scusi per la lunga attesa - spiega uno dei medici - in questi giorni, con l’afa, le telefonate sono numerose». La situazione più critica tra le 0.30 e l’1: la linea è isolata. «Può succedere - afferma un medico - soprattutto se si chiama dai cellulari in caso di sovrapposizione di telefonate». Nella mattina e il pomeriggio l’attesa è stata tra i 9 e i 14 minuti.

Sotto organico. «Le guardie mediche sono sotto organico» spiega Aldo Vittorio Sotira, responsabile regionale e provinciale del Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia) del settore continuità assistenziale (ossia le guardie mediche). «Secondo il contratto integrativo regionale del 2006 a Roma dovrebbe esserci una guardia medica ogni 6.500 abitanti, nella provincia (esclusa Roma) una ogni 5.000, in media complessivamente dovrebbero essere 714 invece sono solo 312». Capita così che «a Ostia ci sono nove medici di guardia, ma dovrebbero essere una ventina». Stessa situazione secondo Sotira all’Eur, al Tuscolano e al Tiburtino.

I pronto soccorso. Attese fino a 4 ore di notte e taglio dei posti letto che ricadono sul lavoro nei pronto soccorso. «L’assenza di posti letto nei reparti per mancanza di infermieri provoca attese di 2-3 giorni al pronto soccorso - spiega Adolfo Paganelli, responsabile Dea del Policlinico Casilino - la novità è che questa criticità tipica della zona Est di Roma si sta estendendo in altri ospedali, come il San Camillo». Allarme da Andrea Ciolli, responsabile del reparto di Cardiologia d’urgenza dell’ospedale Sandro Pertini. «Nel mio reparto ci sono 10 posti letto - spiega Ciolli, che è anche responsabile aziendale Cgil nella struttura - la prossima settimana diventeranno probabilmente 5 per la mancanza del personale infermieristico e ci saranno gravi ricadute sul pronto soccorso».

Senza barelle, il 118 bloccato. Ieri mattina un operatore del 118 denunciava di essere rimasto bloccato per 4 ore al pronto soccorso del San Camillo «perché all’ospedale mancavano barelle e abbiamo dovuto lasciare la nostra».

Attese e caldo. Al San Camillo venerdì sera le attese erano estenuanti. «Sono arrivata alle 19.30 - racconta Adele Morsucci - mia sorella è un codice bianco e sono quattro ore che aspettiamo». Alcuni pazienti denunciano anche l’assenza di aria condizionata nei reparti di chirurgia d’urgenza e ortopedia della struttura. Caldo e attese anche al Policlinico Umberto I. Intorno a mezzanotte 23 le persone visitate, 17 in attesa. «L’afflusso in estate aumenta del 15-20% - dichiara uno degli infermieri - con 15-20 persone all’ora». Al San Giovanni all’una di notte, 19 le persone in attesa, altrettante dentro.

Pochi medici nelle ambulanze. «Molte chiamate al 118 potrebbero essere risolte a domicilio se ci fossero più medici nelle ambulanze - conclude Sotira - ma a Roma e provincia di notte ci sono solo 4 mezzi del 118 con medici a bordo».

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