29 ottobre 2009

Influenza A, ancora tre morti a Napoli Primo decesso in Lombardia

Le persone erano già debilitate da altre malattie. Quattro ricoverati in gravi condizioni.
Buone notizie da Firenze: migliora la 32enne ricoverata nell'ospedale di Careggi.

NAPOLI - Ancora tre vittime dell'influenza A/H1N1 sa Napoli. Si aggiungono alle due già registrate nei giorni precedenti. Nella notte sono morti un ergastolano di 50 anni, obeso, sofferente di broncocreumopatia ostruttiva cronica (Bpco), e un uomo di 65 anni, già debilitato a causa di altre patologie. Nel primo pomeriggio, invece, è morto un medico di 73 anni ricoverato all'ospedale Cotugno per l'influenza A. Si tratta della decima vittima italiana del virus H1N1, la quinta deceduta nel capoluogo campano.

A Napoli è il secondo medico morto dopo aver contratto la nuova influenza. Lo scorso martedì era deceduto Claudio Petrè, 56 anni, chirurgo oncologico del secondo policlinico di Napoli. Intanto altri 4 pazienti sarebbero ricoverati in condizioni gravi con la prognosi riservata a causa di un quadro clinico molto complesso. Tra di loro anche una donna che ha da poco partorito con il taglio cesareo, ma le sue condizioni starebbero migliorando.

Intanto gli esperti, come Maria Triassi, componente del comitato pandemico della Regione Campania, continuano a rassicurare: "La mortalità dell'influenza A per complicazioni è ancora inferiore a quella per complicazioni dell'influenza stagionale".

Lombardia. Nelle ultime ore è morta di polmonite, ma è risultata positiva anche al virus H1N1 una donna di 74 anni, ospite a Cernusco sul Naviglio (Milano) in un centro per malattie psichiatriche dell'Ordine ospedaliero Fatebenefratelli. Si tratta della prima vittima dell'influenza A in Lombardia.

La donna, riferiscono dalla Regione, era lungodegente nella struttura sanitaria. Visto l'aggravarsi dell'ultima polmonite che l'aveva colpita, martedì è stata trasferita in ospedale sempre a Cernusco sul Naviglio, dove è morta. Al tampone l'anziana è risultata positiva anche all'infezione da virus H1N1 che però, sostiene la Regione, non può considerarsi la vera causa del decesso.

Firenze. Buone notizie arrivano invece da Firenze, dove è in costante, lento ma progressivo miglioramento la donna di 32 anni affetta dal virus H1N1 ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Careggi. La donna, originaria del Casentino, era stata ricoverata sabato scorso al San Donato di Arezzo e le sue condizioni, definite gravi, avevano indotto i medici a trasferirla a Firenze. La paziente è sottoposta sempre a ventilazione meccanica.

Fazio. "L'Italia con la Spagna è il Paese col maggior numero di casi di influenza A: 380 ogni 100mila abitanti", ha detto il viceministro della Salute Ferruccio Fazio. Si tratta, ha aggiunto, di "un aumento di casi previsto, che anzi pensavamo si verificasse già un mese fa. Il sistema comunque sta reggendo bene", ha sottolineato, ricordando però che l'influenza A è comunque lieve e raccomandando la vaccinazione solo per le categorie a rischio. Per saperne di più sull'influenza A è possibile collegarsi al sito del ministero della Salute dove un link, www.fermailvirus.it, accompagna lungo un percorso-questionario per riconoscere i sintomi e comportarsi di conseguenza.

1 commento:

  1. mi chiedo: come mai questa caccia al morto ? perchè ogni anno le migliaia di morti per la "normale" influenza non fanno altrettanto scalpore? a chi giova? perchè Fazio si ostina a buttare acqua sul fuoco da una parte ( sostenendo chh il virus sia "blando" giustamente ) e dall'altra sparge la benzina della vaccianazione di massa ( ai medici, pompieri infermieri atleti!! ); posto che il tutto è sicurament esostenuto dalle indistrie produttrici di inutili vaccini e di dannosi antivirali mi chiedo possibiel che i nostri "governanti" siano anch'essi prezzolati o ancor peggio così ciechi da non rendersi conto della realtà? intanto si spendono i nostri soldi in ridicole campagne pubblicitarie o in inutili vaccini ( che nessun medico, guarda un po' vuole farsi...)

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