22 ottobre 2009

Campagna vaccinale virus a-h1n1

Accordo siglato tra Regione Lazio e Sindacato Medici Italiani relativamente alla profilassi vaccinale dell’influenza A/H1N1. Contestualmente, i vertici regionali, hanno accolto alcune proposte presentate dallo Smi-Lazio: l’attivazione diurna del servizio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica) e delle Centrali di Ascolto durante il periodo di massima allerta pandemica. Nonché la possibilità, per i medici di medicina generale, di poter vaccinare i propri assistiti all’interno di strutture sanitarie adeguate, previo accordo con la Asl di riferimento. “Grazie a questo accordo saremo in grado di fornire l’utenza di tutti i chiarimenti necessari in relazione al vaccino contro il virus A-H1N1 – ha dichiarato Paolo Marotta, esponente dello Smi-Lazio – Ma è altrettanto importante sottolineare che, il rischio della nuova influenza, é strettamente legato alla concomitanza di pluri-patologie di soggetti con un quadro clinico già compromesso. Auspichiamo, inoltre – conclude il sindacalista - che il numero verde messo a disposizione dei cittadini dalla Regione Lazio per informazioni su cause e effetti dell’influenza A-H1N1, venga gestito in un’ottica di riorganizzazione complessiva di tutto il sistema sanitario territoriale; e non solo come un occasionale e inutile call-center. Lo Smi-Lazio ringrazia, pertanto, Salvatore Calabretta direttore alle politiche della prevenzione e sicurezza sul lavoro e Amalia Vitagliano, politiche della prevenzione e sicurezza sul lavoro per la preziosa e proficua collaborazione, grazie alla quale è stato possibile definire i vari aspetti tecnici della trattativa”.

1 commento:

  1. Continuo a non capire : questa è isteria di massa: allora, appurato che il virus non è più pericoloso di quello influenzale stagionale come mai ogni anno non vengono fatte le stesse proposte per fronteggiare la "normale" influenza? per quale motivo un medico di mg dovrebbe non essere in grado di gestire un'eventuale epidemia di "suina" ? appurato che il 90% delle persone colpite dovrà limitarsi a stare a casa a letto per 7 gg senza alcuna cura particolare e senza necessità di esser visitata dal proprio curante? certo che se continua il martellamento di tv e giornali ( con l'avvallo della classe medica che tace o addirittura fomenta conigliescamente)ogni ipocondriaco con 37,5 di temperatura si sentirà autorizzato ad esser visitato entro 10 minuti da un medico, che sia il suo medico di base o il povero guardista o quello del PS... se è un rimedio per trovare posti di lavoro ai medici precari ok, ci può stare, ma almeno fra di noi diciamocelo francamente...

    RispondiElimina