20 giugno 2009

Chiusura Guardie Mediche: documento congiunto sindaci provincia reggina e Locride

Di seguito il documento congiunto inviato dai Presidenti delle Conferenze dei Sindaci ASP 5 Reggio Calabria ed ASL 9 di Locri, Rocco Domenico Ceravolo e Alessandro Figliomeni, al Presidente della Giunta Regionale, Agazio Loiero,

in merito alle decisioni delle Aziende di chiudere diverse postazioni di guardia medica. Secondo quanto si apprende, il Governatore incontrerà i rappresentanti dei Comuni martedì prossimo alle ore 16 a Catanzaro.

Al Signor Presidente della Giunta Regionale

AL Signor Presidente del Consiglio Regionale

Le Conferenze dei Sindaci dell’ASP 5 di Reggio Calabria e dell’ASL n. 9 di Locri

(dunque TUTTI I SINDACI DELLA PROVINCIA )

E s p o n g o n o

La Commissione Straordinaria dell’Asp 5 di Reggio Calabria e la Direzione Generale dell’ASL 9 di Locri hanno comunicato la decisione di procedere alla soppressione di decine di GUARDIE MEDICHE sull’intero territorio provinciale, perseverando, così, nel tentativo di realizzare gli unici obiettivi possibili:

1) il totale smantellamento di quel minimo di risposta sanitaria esistente sul territorio (Il servizio di Continuità Assistenziale costituisce un settore fondamentale per garantire i livelli essenziali di assistenza in particolare nell'ambito delle attività sanitarie erogate a livello distrettuale - cfr. vari accordi collettivi - )

2) la mortificazione di decine di medici che rischiano di passare dal precariato alla disoccupazione.

In particolare:

I

La Commissione straordinaria dell’ASP 5 di Reggio Calabria, dopo avere soppresso nel 2008 ben 5 GUARDIE MEDICHE sul territorio della ex ASL 10, ha deliberato la soppressione di altre 6 . (5 sempre nel territorio pianeggiano ed una nel territorio della ex ASL 11). Non solo, ha preannunciato, l’ulteriore soppressione di altre 10 postazioni

II

La Direzione Generale dell’ASL 9 di Locri, ha proposto alla Conferenza dei Sindaci la soppressione BEN 29 GUARDIE MEDICHE SU 39 esistenti sul territorio.

I Sindaci dell’intera Provincia hanno denunciato la gravità delle decisioni rilevando che:

Ø offendono la dignità di popolazioni già prive di servizi essenziali, composte per la stragrande maggioranza da anziani cui bisogna garantire risposte serie, efficaci e concrete;

Ø non tengono conto del sistema viario e ,dunque, dei tempi di percorrenza (sia dei medici verso gli utenti che di questi verso le postazioni) necessari per raggiungere postazioni di guardie mediche situate in Comuni spesso distanti numerosi chilometri;

Ø non realizzano alcun serio risparmio per un duplice ordine di motivi: a) le spese di mantenimento delle strutture sono state sempre a carico dei Comuni; b) i medici che saranno “recuperati” e destinati ad altri servizi,comunque dovranno essere stipendiati;

Ø creano disoccupazione, poiché i medici “precari”, già sfruttati e mortificati per le condizioni in cui sono costretti ad operare , verranno licenziati (ed il licenziamento, quale strumento di tagli alla spesa, non solo appare banalmente scontato e superficiale ma denota carenze di capacità manageriali.

Né vale, a sostenere l’ineluttabilità delle decisioni, l’alibi della applicazione di un accordo Regionale tra Sindacati e Regione,perche non è scritto da nessuna parte l’obbligo di procedervi né sanzioni particolari in ipotesi di contraria.

Appare solo un mero ricorso, si ripete, al più banale del “taglio di spesa” quello del licenziamento.. Una aggressione all’anello più debole del servizio sanitario ed alle persone più indifese (gli anziani ed i residenti in zone impervie).

Infine, non vi e dubbio che il ruolo della Conferenza dei Sindaci, che per disposizione legislativa “definisce, nell'ambito della programmazione regionale, le linee di indirizzo per l'impostazione programmatica dell'attività delle aziende sanitari”, viene mortificata, unitamente alle popolazioni che esse rappresentano, sull’altare di una politica aziendale sino adesso priva di risultati significativi.

Per quanto sopra esposto,

SI CHIEDE

Al Signor Presidente della Giunta Regionale

AL Signor Presidente del Consiglio Regionale

Un incontro immediato al fine di individuare percorsi e soluzioni politiche che consentano di frenare lo scempio dei servizi sanitari posto in atti in provincia di Reggio Calabria.

I Presidente delle Conferenze dei Sindaci

ASP 5 Reggio Calabria ed ASL 9 di Locri

Rocco Domenico Ceravolo

Alessandro Figliomeni

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