4 settembre 2010

Santa Teresa, inchiesta sulla guardia medica

SANTA TERESA. La Procura di Tempio, su segnalazione dei carabinieri, ha aperto un fascicolo su una vicenda che coinvolge cinque medici e diversi studenti di medicina che hanno prestato la loro opera alla guardia medica di Santa Teresa, nessuno dei quali sarebbe ancora ufficialmente indagato. Diversi e gravi i reati ipotizzati: peculato, truffa, danno erariale, esercizio abusivo della professione. L'inchiesta riguarda una vicenda estiva, anche se non è detto che si riferisca all'estate in corso: è più probabile che la denuncia dei carabinieri di Santa Teresa e di Tempio si riferisca a fatti avvenuti negli anni passati.

I fatti. Ogni guardia medica viene fornita dalla Asl di competenza di un bollettario e di un registro. Sul primo viene segnato il costo della visita - quello massimo fissato dalla Asl è di 25 euro - e sul secondo i dati del paziente. Mensilmente le somme incassate vanno versate alla tesoreria della Asl. Ma pare a che a Santa Teresa le cose non funzionassero esattamente così. L'onorario per le visite in molti casi avrebbe superato abbondantemente i 25 euro fissati dalla Asl per arrivare anche a 70 e 80 euro. Inoltre non sempre l'importo pagato sarebbe stato versato alla fine del mese nelle casse dell'Azienda sanitaria. Stando alle prime risultanze pare che gli operatori anziché rilasciare al paziente la ricevuta staccata dal bollettario, per così dire ufficiale, rilasciassero solo fotocopie. In diversi casi la visita del paziente pare non fosse fatta dal medico di turno ma da uno dei tirocinanti, non laureati, che avrebbero prescritto i medicinali su ricette precedentemente firmate dal medico. Infine sembra che nel corso di alcune perquisizioni siano stati trovati foglietti contenenti istruzioni per l'uso, nel caso qualcuno avesse scoperto il sistema truffaldino.

Massimo riserbo, dunque, sull'inchiesta tuttora in corso e massimo riserbo anche su come si sia arrivati alla scoperta della truffa. A mettere i carabinieri in allarme potrebbe essere stata comunque una scazzottata fra due medici rivali che aspiravano a prestare servizio nella guardia medica di Santa Teresa, una sede che, a quanto si dice negli ambienti medici, sarebbe molta ambita e contesa. Potrebbe essere stato qualche turista, il cui nome non appare però sul registro dei pazienti visitati, che insospettito dai comportamenti dei medici avrebbe consegnato ai carabinieri la fotocopia della ricevuta di pagamento.
Ma nel fascicolo aperto dalla procura della Repubblica di Tempio non c'è solo il rapporto dei carabinieri o la denuncia di un turista. Sembra infatti che la direzione della Asl di Olbia abbia già consegnato agli inquirenti bollettari e registri che documentano gli ultimi cinque anni di attività della guardia medica di Santa Teresa. L'inchiesta dunque si basa su più di un elemento di prova.