31 maggio 2009

A proposito della prossima Segreteria Nazionale...

Cari colleghi desidero usare questo nostro spazio per fare un paio di riflessione da cui scaturisce una proposta. Comincerei proprio dalle riflessioni:
1) La scorsa Segreteria Nazionale è stato un importante momento di partecipazione per i Segretari Regionali che si sono ritrovati, numerosi, a confrontarsi con l'Esecutivo di Settore. Da quell'affollata e lunga Segreteria era emersa una richiesta, forte ed unanime, di rendere questi incontri più frequenti (cadenza bimestrale o al più trimestrale) in vista della firma dell'ACN.
2) La storia dei Consigli Nazionali di Settore avrebbe dovuto insegnarci che le convocazioni pomeridiane fanno sì che la presenza e la partecipazione personale dei segretari regionali e/o provinciali (non le deleghe...) sia ridotta e che, questi orari, incrementano la possibilità che i delegati presenti lascino le riunioni anzitempo, con l'OdG ancora in corso e col rischio che gli argomenti vengano trattati con frettolosità e, purtroppo, con superficialità.
Da queste scarne considerazioni emerge l'esigenza/proposta, che rivolgo al Segretario Nazionale e all'intero Esecutivo, di rivedere la decisione in merito all'orario di convocazione della prossima Segreteria Nazionale.
Ci troviamo davanti ad un nuovo ACN, le occasioni di incontro tra noi sono state, a mio avviso, scarse, gli argomenti all'OdG sono di estremo interesse per noi Segretari Regionali che già riceviamo, dai Segretari Provinciali e dagli stessi iscritti, numerose sollecitazioni con richiesta di spiegazioni. Il rischio che corriamo è quello di trattare questi argomenti con pochi delegati ed in modo approssimativo.
Auspico che l'Esecutivo riveda, pertanto, la modalità di convocazione della Segreteria in oggetto. Gradirei, inoltre, che i colleghi Segretari Regionali esprimessero, a tal proposito, il loro punto di vista.
Un cordiale saluto a tutti e arrivederci a presto.
Lucia Battaglia (Segretario Regionale Marche)

30 maggio 2009

Medico denunciato dai Carabinieri per omissione di soccorso e simulazione di reato

I Carabinieri della Stazione di Gambatesa (CB), a conclusione di attività di indagine, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Campobasso per omissione di soccorso, rifiuto di atti d’ufficio e simulazione di reato C.G., 58enne da Campobasso, medico. I militari hanno accertato che la notte dello scorso 8 marzo 2009 il predetto, in qualità di medico di continuità assistenziale presso la guardia medica di Gambatesa, si sarebbe rifiutato di prestare assistenza medica ad un 37enne del luogo che aveva riportato una ferita alla testa a seguito di una caduta accidentale avvenuta all’interno di un bar, adducendo il fatto di non avere gli strumenti medici necessari.

Non solo: il medico si sarebbe rifiutato anche di far intervenire il 118, chiamato solo successivamente e dietro insistite proteste delle persone che avevano accompagnato il malcapitato. Quest’ultimo riceveva finalmente le cure mediche dal personale del 118 giunto sul posto ore dopo; non contento, il medico successivamente denunciava falsamente ai Carabinieri di essere stato vittima di minacce ed ingiurie da parte degli amici del ferito i quali gli avrebbero anche bucato i pneumatici dell’autovettura, circostanza anche questa non veritiera.

29 maggio 2009

Segreteria Regionale Puglia COMUNICATO STAMPA Noicàttaro: una tragica fatalità

La FIMMG esprime il proprio cordoglio alla famiglia di Noicàttaro per la perdita della bambina
di circa due anni, deceduta tragicamente ieri sera.
Si è trattato di un episodio di soffocamento per ingestione di un wurstel a cui non si è potuto porre rimedio, nonostante la messa in atto di tutte le manovre di rianimazione previste.
“Alla fatalità non ci si può rassegnare. Abbiamo il dovere di migliorare, in tutte le maniere, il servizio sanitario, consentendo agli operatori di svolgere, secondo le proprie competenze, il servizio assicurando alla popolazione i livelli appropriati di assistenza”, ha dichiarato il Dr. Filippo Anelli, Segretario Regionale della FIMMG Puglia.
“Ai genitori, esprimo a nome di tutti i medici, il cordoglio e la partecipazione a questo momento di grande dolore”.
“E’ necessario differenziare le funzioni e i livelli organizzativi rispettivamente del sistema emergenza-urgenza e del sistema continuità assistenziale (ex Guardia Medica). L’assenza, in alcune realtà, del livello organizzativo dell’Emergenza, fa sì che ci si rivolga in maniera impropria al sistema della continuità assistenziale, che non è in grado sia strutturalmente che per competenza a garantire adeguatamente l’emergenza.” ha dichiarato il Dr. Nicola Calabrese, Segretario Regionale della Fimmg Continuità Assistenziale. “Per questo è necessario monitorare tutte le realtà presenti sul territorio, al fine di assicurare i livelli minimi di assistenza, sia per quanto riguarda la continuità assistenziale che per l’emergenza”.
Per questa ragione non è possibile che Comuni densamente abitati come Noicàttaro, che conta oltre 25000 abitanti, siano sprovvisti di una postazione del 118.
“Fermo restando il nostro impegno a concludere in questi giorni l’Accordo Regionale per il 118, chiediamo all’Assessore Fiore e al Direttore Generale Lea Cosentino, di avviare immediatamente la procedura per insediare a Noicàttaro, e in tutti quei paesi così densamente abitati, coerentemente con quanto previsto dal piano di riordino del 118, una postazione di Emergenza Territoriale” ha affermato il Dr. Filippo Anelli.
Bari, 29 maggio 2009

28 maggio 2009

Nuovo ACN: il commento del Segretario Nazionale Continuità Assistenziale

Nuovo ACN: il commento del Segretario Nazionale Continuità Assistenziale
Ieri 27 maggio è stato firmato il nuovo ACN per la medicina Generale, si tratta in particolare del recupero economico per il biennio 2006-2007 e di un normativo leggero da confermare in maniera più definita e dettagliata nella negoziazione che seguirà per il biennio economico 2008-2009.
Le modifiche ottenute nel nuovo ACN per la continuità assistenziale sono riferite principalmente ai seguenti punti:
1. Eliminazione dell'obbligo all'adesione alle equipe territoriali;
2. Adesione alle aggregazioni funzionali territoriali e alle Unità Complesse di Cure Primarie;
3. Partecipazione ai sistemi operativi connessi alla tessera sanitaria e alla ricetta elettronica;
4. Allungamento a cinque anni del termine per la cessazione dell'incarico in caso di non superamento delle trecento scelte e valutazione dei motivi da parte dei Comitati aziendali.
In sintesi la Continuità Assistenziale entra nel processo di ri-fondazione della Medicina Generale e di evoluzione verso il ruolo unico che incomincerà a concretizzarsi attraverso la modifica più sostanziale del normativo che si opererà con la trattativa del secondo biennio che incomincerà immediatamente.
E' significativo valutare la non firma di alcune Organizzazioni Sindacali che per motivazioni tutte connesse alla valutazione del normativo sull'assistenza primaria, di fatto decidono di non rappresentare la Continuità Assistenziale, nonostante con proclami e qualche iscritto testimoniano continuamente di averne interesse, evidentemente verbale e mai fattivo. In chiave economica come ormai noto a tutti la Continuità Assistenziale porta a casa un aumento di circa il 7,3% a fronte del 4,85% previsto dai contenuti finanziari per le Cure primarie, questo grazie al senso di responsabilità verso il servizio più disagiato dimostrato dalla'Assistenza Primaria e dalla Pediatria di Libera scelta che hanno valorizzato fondi aggiuntivi per il nostro servizio. Importanti anche le nuove dinamiche previdenziali che aumentano di 1,5% il contributo all'ENPAM, di cui 1% a carico dell'Azienda e 0,5% a carico del Medico, ma soprattutto la possibilità di un aumento volontario fino a 5 punti percentuali che il singolo medico può decidere di determinare. Tale aspetto rappresenta una importante cartina al tornasole circa la volontà di una categoria di autoproteggere la propria previdenza e pertanto la FIMMG CA si adopererà per una campagna di coinvolgimento dei suoi iscritti verso questa opportunità. Non va infine trascurato l'aumento del contributo assicurativo sul primo mese di malattia che dovrà definire nuove prestazioni per i medici di Continuità Assistenziale, ed in particolare si sta già pensando all'aumento delle tutele per la gravidanza e per altre situazioni simili (adozione, assistenza a soggetti inabili etc..), soprattutto in chiave previdenziale. Infatti tutti noi conosciamo l'efficacia sulla redditualità della copertura assicurativa nel primo mese di malattia e per quelli successivi in chiave ENPAM, ma tutti noi sappiamo che in tali periodi si determina uno stop al versamento previdenziale che potrebbe essere compensato proprio dall'attuale ridiscussione del contratto di assicurazione con la garanzia di un versamento ENPAM garantito da quest'ultimo durante i periodi di sospensione dell'attività. Concludo ringraziando il Segretario Nazionale dr. Giacomo Milillo, tutto l'Esecutivo della FIMMG e gli iscritti della Continuità Assistenziale che permettono al sottoscritto ed alla sua squadra (Michele Tamburini, Nicola Calabrese, Rosario Cattano, Tommasa Maio, Maria Grazia Terenzio e Cesare Scola) di ottenere i risultati di cui vi ho accennato.
Silvestro Scotti
Segretario Nazionale
FIMMG Continuità Assistenziale

27 maggio 2009

Sottoscritto l'Accordo Collettivo Nazionale

Oggi alle 13.00 è stato sottoscritto l'Accordo collettivo nazionale quadriennio normativo 2006-2009, biennio economico 2006-2007.

Pubblicheremo quanto prima la lettera del Segretario Nazionale Giacomo Milillo e il testo definitivo dell'Accordo.

20 maggio 2009

Stretta sui fannulloni, fino a 5 anni di carcere per certificato medico falso

Multa fino a 1.600 euro, anche per il medico che concorre al fatto

In carcere per un certificato medico falso. Lo rischiano i dipendenti pubblici alla luce del decreto legislativo pubblicato su Internet sulla «ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico».


CINQUE ANNI - La stretta sui fannulloni e sui dipendenti pubblici scorretti - la cosiddetta «rivoluzione Brunetta» - prevede dunque come punizione anche il carcere: per le false attestazioni o certificazioni si fa riferimento a una sanzione anche penale che può arrivare alla «reclusione da uno a cinque anni» oltre alla «multa da 400 a 1.600 euro». La medesima sanzione è prevista anche per il medico che concorre al falso.

13 maggio 2009

Interessante sentenza sul rapporto ottimale della Continuità Assistenziale

IL TAR SARDEGNA ORDINA LA PUBBLICAZIONE DELLE SEDI CARENTI DI "GUARDIA MEDICA"
Ora i 135 medici precari potranno finalmentere accedere alla titolarità di ‘Guardia Medica’ Cagliari 11.05.2009 – Il TAR SARDEGNA (Sentenza 671/2009) accoglie in pieno la richiesta dei medici precari della Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica), che col patrocinio dell’avvocato dott.ssa Daniela Piras di Cagliari memoria difensiva puntigliosa ed esaustiva, sostenevano l’obbligo dell’Amministrazione regionale e delle ASL di determinare e pubblicare gli incarichi vacanti di Continuità Assistenziale rilevati al primo ed al secondo semestre 2008. In base alla Sentenza del TAR le Aziende sanitarie e la Regione Sardegna dovranno ora provvedere alla determinazione e alla pubblicazione degli incarichi vacanti di Continuità Assistenziale per i due semestri del 2008 entro il termine di sessanta giorni dalla comunicazione o notificazione della Sentenza, in difetto sarà nominato, su richiesta dei ricorrenti, un commissario ad acta perché provveda in via sostitutiva - Rigettata la tesi della Regione sulla sussistenza di esuberi che impedirebbero il conferimento di incarichi di titolarità: “Dall’esame degli atti di causa non è dato evincere alcuno degli esuberi asseriti dalla difesa della Regione, esuberi che sono anzi smentiti dalle stesse affermazioni delle difese delle Asl intimate, che ricorrono a rapporti precari per coprire i posti la cui vacanza dovrebbe essere pubblicata in base alla disciplina oggi vigente…”. Nessun dubbio poi sul fatto che “le linee operative per la riorganizzazione del servizio di continuità assistenziale” (DGR n. 53/7 del 17 dicembre 2007) sono di natura "programmatica”. Accolta in pieno l’affermazione dell’avvocato dott.ssa Daniela Piras secondo cui “il rapporto medico/popolazione è cosa differente rispetto al rapporto ottimale”. In sostanza viene qualificato come “illegittimo il silenzio” serbato dalle Amministrazioni in merito alla sussistenza del “dovere” delle Amministrazioni intimate “di avviare e concludere” il procedimento in oggetto e ancora “…dalla Amministrazione stessa ci si deve attendere un comportamento conforme agli interessi pubblici alla cui cura essa è deputata e che in nessuna occasione un comportamento inerte di fronte a regole che prevedono l’adozione di atti entro precisi termini può dirsi conforme alla cura dell’interesse pubblico”. Resta da capire perché di fronte all’inerzia così palesemente illegittima dell’ Amministrazione e così palesemente vessatoria nei confronti di colleghi tra l’altro precari, i quali rappresentano quasi il 16% della forza lavoro della Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica), l’azione di tutela sindacale non sia stata più efficace.

8 maggio 2009

SALUTE: 669 MEDICI DI FAMIGLIA IN PIU' IN LOMBARDIA

Saranno 669 i medici di famiglia in piu' a disposizione in Lombardia, ma non a Milano, Lodi e Como.
Come informa una nota della Fp Cgil Medici Lombardia, "la maggior disponibilita' di medici di base consentira' una piu' ampia possibilita' di scelta, una migliore assistenza sanitaria, un migliore servizio nel suo complesso". I nuovi ambiti territoriali carenti di assistenza primaria, calcolati sulla base del rapporto 1 medico ogni 1000 cittadini, saranno pubblicati domani sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. La maggior parte delle Asl ha infatti adottato il rapporto medici/cittadini di 1/1000 (o comunque inferiore al rapporto 1/1300 precedentemente stabilito dalla Regione assieme alle organizzazioni sindacali autonome dei medici di base), cosi' come ha sempre sostenuto la FP CGIL Lombardia, sia al tavolo delle trattative, sia in sede di ricorso al Tar, ottenendo da quest'ultimo una sentenza favorevole. Il successo dell'azione sindacale - prosegue la nota della Fp Cgil Medici Lombardia - ha un importante riflesso occupazionale, perche' permette a tanti medici della Continuita' assistenziale (CA), da anni in attesa nella graduatoria regionale, di accedere alla funzione di medico di famiglia. Solo le Asl di Milano, Como e Lodi hanno deciso di non modificare l'assetto sanitario del loro territorio, decisione contestata dal sindacato.

5 maggio 2009

SMI: VIA AL RESTYLING DELLA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE E MEDICINA DEI SERVIZI

Il Sindacato Medici Italiani presenta in riunione straordinaria tre nuove proposte per il rilancio dell’ex guardia medica e delle attività territoriali programmate


Si è svolta lo scorso 23 aprile la riunione straordinaria della Commissione nazionale per continuità assistenziale (ex guardia medica) e medicina dei servizi, organizzata dalla segreteria nazionale del Sindacato Medici Italiani (SMI). Un incontro degno di nota nel corso del quale sono stati stabiliti e raggiunti obiettivi fondamentali per il futuro del servizio medesimo. I lavori della Commissione si sono conclusi, infatti, con la produzione di un articolato che introduce tre importanti novità in merito alla normativa che regola il settore della continuità assistenziale. Il primo punto riguarda la tutela dei medici con doppio incarico (quota oraria e capitaria). In relazione all’attuale normativa che prevede la perdita del mandato della continuità assistenziale (e quindi dello stipendio) per gli operatori sanitari che superano il tetto massimo di 650 assistiti, lo Smi chiede che venga previsto il passaggio graduale dall'attività di medico di guardia a quella di medico di assistenza primaria. E che si tenga conto della reale proporzione tra numero di ore lavorate e pazienti in carico, in maniera tale da realizzare il ruolo unico del medico di medicina generale. Il secondo punto consiste nel riconoscimento della "condizione di lavoro usurante notturno" per la continuità assistenziale. Nel terzo punto il Sindacato Medici Italiani suggerisce, inoltre, che vengano applicate al lavoro dell’ex guardia medica le stesse tutele previste per la medicina dei servizi territoriali (gravidanza e/o malattia), nonchè il pagamento del ristoro psico-fisico. Nel contempo è stato proposto un adeguamento degli emolumenti dei medici impiegati nella medicina dei servizi territoriali a quelli della continuità assistenziale. «Siamo molto soddisfatti del lavoro della Commissione – ha dichiarato Pina Onotri dello Smi-Lazio – abbiamo riscontrato un'ampia convergenza di tutti i delegati regionali in merito ai punti proposti. Il Sindacato ringrazia Paola Volponi, responsabile nazionale medicina di famiglia Smi e Anna Lampugnani, responsabile nazionale continuità assistenziale Smi per l'impegno che hanno deciso di portare avanti al tavolo delle trattative nazionali, accogliendo le richieste delle Regioni. A loro va il nostro augurio di buon lavoro».

1 maggio 2009

Infezione da Virus A/H1N1


In considerazione dell'evolversi della possibile pandemia da Virus A/H1N1 meglio conosciuto come virus da cosiddetta "influenza suina", appare opportuno definire con le istituzioni preposte (Regioni, Aziende Sanitarie) i criteri di coinvolgimento, gli strumenti di protezione e le linee guida operative per i medici di Continuità Assistenziale. A tale scopo si è predisposto un modello di richiesta di tali criteri da rendere disponibile per quanti segretari regionali e/o provinciali e/o aziendali vogliano attivarsi per chiarire nelle sedi locali tale problematica. Ovviamente tale necessità non opera per quelle realtà ove sia già definito a livello regionale un piano operativo per le pandemie. In allegato si rende inoltre disponibile una prima risposta di una delle AA.SS.LL. della Regione Campania alla sollecitazione.
Copia richiesta protocollo operativo:

FIMMG Federazione Italiana Medici di Medicina Generale
Settore Continuità Assistenziale
Segreteria (regionale, provinciale, aziendale)
indirizzo

ALL’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’  DELLA ………………….

AL COORDINATORE DI AREA ASSISTENZA   SANITARIA

 

AI DIRETTORI GENERALI DELLE A.S.L. DI:

………………..

………………..

………………..

………………..

………………..

………………..

 

LORO SEDI

                     

Oggetto: Emergenza Sindrome Influenzale da nuovo virus A/H/1N1

La scrivente Organizzazione Sindacale

CONSIDERATO CHE

I medici di Continuità Assistenziale rientrano nelle categorie di personale sanitario particolarmente esposti al contagio

CHIEDE

alle S.V.  di conoscere :

·       L’esistenza di un piano Sanitario Regionale e/o Aziendale di prevenzione della Sindrome Influenzale da nuovo virus A/H1N1

·       Se è stato definito un protocollo Regionale e/o Aziendale d’intervento e sono state definite e comunicate le misure minime di sicurezza per prevenire il contagio a tutti i Medici di Continuità Assistenziale,  così come previsto dalla Circolare Ministeriale 3073-p-28/04/2009.

·       La distribuzione immediata presso le Sedi di Continuità Assistenziale della Regione di tutti i presidi atti alla prevenzione del contagio e le schede di segnalazione di casi sospetti così come previsto dalla Circolare Ministeriale 3073-p-28/04/2009.

 TANTO PREMESSO

La FIMMG C.A. si dichiara disponibile a un incontro urgente per verificare e coordinare con le S/V le strategie d’intervento.

Si comunica, inoltre, che eventuali omissioni e inadempienze tali da mettere  a rischio l’incolumità dei medici di Continuità Assistenziale saranno denunciate nelle sedi competenti.

 

Data………………………..

Cordiali Saluti

              

Il Segretario Regionale Settore

Continuità Assistenziale

 Dr. ……………..